MADONNA DI BIANDINO: GRANDE FESTA NEL 177° ANNO



A Introbio anche quest’anno si prepara a festeggiare la Madonna di Biandino, secondo una tradizione consolidata da ormai ben 177 anni.Quest’anno il programma prevede, oltre alle numerose funzioni religiose, anche molti eventi di intrattenimento. “L’obiettivo è quello di coinvolgere tutta la popolazione, e non solo i credenti; Ci piacerebbe che tutti gli Introbiesi festeggiassero questa festa che ha segnato la storia del nostro paese e della nostra comunità” spiega uno degli organizzatori.

Anche quest’anno riproponiamo la storia di questa festa.

Nell’anno 1836 scoppiò in Lombardia una grave epidemia di “Cholera morbus”, il colera, malattia altamente infettiva che causa vomito e diarrea fino alla morte se non viene trattata adeguatamente. Le cure per questa malattia dilagante furono trovate solo tra il 1859 e il 1886. Anche la Valsassina fu colpita da questo nero flagello che causò moltissime vittime in tutti i paesi, in particolare a Primaluna e a Barzio.  

Nella tabella sotto la triste lista dei contagiati e dei morti nei principali centri della Valsassina

Comune

Popolazione

Contagi

Morti

 

 

 

 

Cortenova

679

8

4

Barcone

255

1

1

Primaluna

442

64

30

Cortabbio

349

14

6

Introbio

800

1

0

Pasturo

867

5

4

Barzio

806

66

35

Cremeno

590

20

12

Concenedo

140

4

1

Cassina

292

6

2

Moggio

369

31

15

(Tabella riportata dal libro “Introbio, una comunità parrocchiale nei secoli” di E. Magni, F. Oriani e M. Sampietro)


A Introbio, i parrocchiani fecero voto di salire ogni anno, con qualsiasi tempo e condizione, al Santuario della B.V. di Biandino, che allora era solo un piccola chiesetta (eretta nel ’600 dai pastori degli alpeggi di Sasso). Da quell’anno, la processione, solennemente, si svolse quasi tutti gli anni. In particolare nel 1945, per ringraziare della fine della guerra. L’anno precedente, la chiesetta era stata praticamente rasa al suolo dai tedeschi e nel successivo 1946 fu posta la prima pietra dell’attuale struttura.

Come si evince dai dati consuntivi della peste, Introbio, secondo paese per grandezza insieme a Barzio, ebbe un solo caso di contagio che, "per intervento della Madonna di Biandino", si risolse in una guarigione. 

 

 

 

 

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