”DALLA TERRA CON IL FUOCO IL MARTELLO E LA LIMA” AL MUSEO DI PREMANA



Nella lunga tradizione di lavorazione del ferro a Premana si colloca anche la fabbricazione di tantissimi lavori artistici in ferro battuto: cancellate, lampadari, candelabri, inferiate, croci ecc.
Con questa mostra si vuole mettere in luce, per rivalutarle, queste opere. In esse si può contemplare, in particolar modo per i manufatti eseguiti per le varie chiese, delle vere e proprie opere d’arte, che particolare mostra ferro battuto museo premanal’artista/uomo ha plasmato, come il vasaio con la creta, lo scultore con il marmo, il pittore con i colori.

La tradizione della lavorazione del ferro a Premana è in questa mostra vista da una angolazione particolare. La vena artistica e delicata che esce da braccia vigorose use al ferro, al fuoco e al martello. Devozione e spirito religioso che hanno permesso, con elementi decorativi ispirati alla natura, con croci e inferriate, di decorare le chiese, le cappelle e le cime dei monti.

Oggetti decorativi, suppellettili e lampadari, trofei e cornici, cancelli e porte e finestre realizzati nel corso del ‘900. Arte sacra e arte profana che racconta di uno stile di vita rigoroso e austero che tuttavia riusciva a esprimere il senso di bellezza in delicati boccioli di rosa e in piccole stelle alpine forgiate nel ferro.

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Alla mostra sono esposti piccoli oggetti originali realizzati in ferro battutto, i disegni dei maestri artigiani che venivano realizzati prima dell’opera e il catalogo fotografico  dei numerosi manufatti (cancellate, porte, finestre, croci, cappelle) disseminati nel territorio e realizzati dalle maestranze premanesi. Fucina di veri e propri artisti del ferro è stata la ditta CAMP nei cui archivi è stato pescato gran parte del materiale.

Così http://www.museo.premana.lc.it/wp-content/uploads/2013/07/soprammobili003-1.jpgil titolo “Dalla terra con il fuoco, il martello e la lima” vale anche per C.A.M.P. che, vicina a festeggiare il 125° di fondazione, ha visto in questa mostra l’occasione per ripensare alle sue origini, per riscoprire radici comuni ed esprimere concretamente, sostenendo l’iniziativa, la propria riconoscenza a quei maestri di cui più che le parole ci restano le opere: capolavori che ribadiscono, come scrisse un grande musicista, che “l’arte si insegna con l’esempio”.

Di particolare interesse sono le opere di carattere religioso: inferiate, battisteri, portalampade, lampadari, disseminati nelle chiese della valle e in tutta Lombardia.

La mostra è aperta dal 28 luglio al 27 ottobre, secondo gli orari di apertura del museo. Ingresso libero alla mostra, ingresso a pagamento al museo.

 

 

 

 

 

 

 

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