Dunque Ciceruacchio inquadra nel mirino due Comuni delle nostre parti e i rispettivi "vizi" (la gestione dell’ormai arcinoto ticket della discordia al Cainallo e quella dell’asilo di Vendrogno), ma poi non può lasciarsi sfuggire LA notizia di questi giorni: dalla definitiva condanna per frode fiscale del leader del centrodestra discendono effetti che interessano anche queste lande. Ed ecco che la venuta a Lecco di Alemanno e l’affollarsi di personaggi locali già di AN e non solo intorno intorno all’ex sindaco di Roma scatena la penna del censore (la cui identità si cela proprio dietro ad uno pseudonimo strettamente collegato alla Capitale).
Ecco le ultime amenità in ordine di tempo:
* Il comune di Esino Lario, per incentivare la sua vocazione turistica, ha pensato di fottere l’escursionista facendogli pagare un balzello “gratta e sosta”, di 2 euro giornalieri, al parcheggio dove solitamente lascia la vettura per una passeggiata lungo i versanti della Grigna.
Questa estemporaneità, frutto del ventennale vezzo di mettere la mani nelle tasche degli italiani, ha il sapore della ladrata per due oggettive ragioni: il parcheggio è incustodito quindi il comune non risponde di eventuali furti, il fondo è sterrato con buche e rocce affioranti che possono creare seri danni all’autovettura.
Rischi che l’escursionista accetta di correre senza l’aggiunta della beffa del balzello.
Il comune, se vuole dare credibilità alla riscossione del pagamento, è tenuto a stipulare un contratto di assicurazione a tutela di possibili richieste di risarcimenti.
Ma la fregatura per l’automobilista è altresì doppia. L’Albergo Cainallo che vende i tagliandi, fa questo servizio a partire dalle otto del mattino, mettendo quindi in mora gli escursionisti che, come tutti sanno, iniziano la passeggiata di buon’ora.
Chi ha partorito questa assurdità è bene che si tenga alla larga dall’amministrare la cosa pubblica. E’ meglio se trascorresse la giornata al bar a bersi un pestone di barbera.
* L’impareggiabile borgomastro di Vendrogno, Pietro Andrea Acerboni, è sempre sotto i riflettori delle cronache.
In poco tempo ha inanellato altre due performance.
Cominciamo dalla sua giunta che perde pezzi in continuazione (alle elezioni vinse per soli quattro voti).
L’ultimo è il suo vice-sindaco e assessore Pierangelo Acerboni, al secolo “Pierre”. Ufficialmente per motivi personali.
La seaconda chicca è invece molto più seria perchè riguarda il sistema scolastico del paese, che fa acqua da tutte le parti, grazie anche al suo contributo.
Scuola elementare. Il nostro ha fatto di tutto, per ragioni campanilistiche, per mantenere le assurde pluriclassi. Quando ha capito che non era il caso di insistere, anziché mettersi d’accordo con la vicina Taceno, si è accordato con la più lontana Casargo dove ci va un solo alunno e il costo del trasporto è a carico della Regione.
Tutti gli altri vanno a Bellano e il trasporto lo pagano i genitori di tasca propria.
Asilo nido. Qualche anno fa, l’Acerboni ha ristrutturato con fondi pubblici alcuni locali per ospitarvi la scuola dell’infanzia. Non ci sarebbe nulla da obiettare se non per il fatto che i bambini beneficiari sono solo quattro a causa della scarsa crescita demografica.
Una classico situazione in cui si butta via denaro pubblico.
Dovendo comunque porsi il problema di dove mandare i bambini, a costi di trasporto accettabili, anziché accordarsi con la più comoda Taceno, ha pensato di accordarsi con la Parrocchia di Cortenova per mandarli nel più lontano asilo di Bindo.
Morale della favola su soldi pubblici e modo di spenderli: alla vostra valutazione.
* La decisione del condannato Cetto La Qualunque di reinventare Forza Italia, ha procurato inevitabili dissenterie all’interno dello sciogliendo PDL.
Gli ex camerati di Alleanza Nazionale, quelli di stretta osservanza ideologica, sono in movimento e tra questi il trombato borgomastro di Roma, Gianni Alemanno, che a Lecco ha iniziato a raccogliere le sue ex truppe. Operazione che Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia non vede di buon occhio per ragioni di bottega.
Tra gli adepti valsassinesi non poteva mancare il casarghese Antonio Pasquini, veterano di cambi di casacca, che con rinnovato entusiasmo ritorna sotto l’ala protettrice di Alemanno.
Giungono anche le adesioni da Margno di Mario Formenti, già della Brambilla poi nel PDL ortodosso, e (forse, magari era solo presente ma non "aderente") di Riccardo Acquistapace di Introbio.
In arrivo anche l’assessore comunale di Cortenova Santino Galperti, che si smarca nella giunta monocolore ad osservanza ciellina, e Alberto Andreotti da Morterone.
Al momento è difficile ipotizzare di quanto si allargherà questa nostalgica confraternita ma, come sappiamo, quella del centro-destra è un’area politica molto incline alle transumanze. Lo sport preferito.
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Angelo Brunetti detto Ciceruacchio (Roma, settembre 1800 – Porto Tolle, 10 agosto 1849) fu un oste e un patriota italiano, che combatté per la seconda Repubblica romana, alla cui caduta fuggì con Giuseppe Garibaldi per raggiungere Venezia. Il soprannome ciceruacchio, datogli da bambino, è la corruzione dell’originale romanesco ciruacchiotto (grassottello).
[da Wikipedia.it]