Professionale nel su abito scuro e "giovanissimo" nell’approccio (spettacolari le scarpe da tennis con ali), a dispetto dei suoi 58 anni, Fortis ha portato sul palco allestito nello spiazzo tra gli stand i suoi grandi classici, dalle cattivissime "Milano e Vincenzo" e "A voi romani" alla delicata "La sedia di lillà" e poi ancora una cover bella e buona per "One" degli U2 e un arrangiamento coverizzato con l’abbinamento tra la sua "Settembre" e l’arcinota "No woman non cry" di Bob Marley.
Notevole e interessato il pubblico che ha assistito al concerto, pezzo forte della programmazione della Sagra 2013, piazzato non a caso nella giornata un po’ "buca" del lunedì. E Fortis ha risposto alle aspettative degli organizzatori nonché di un uditorio formato non solo da fan personali dell’artista. Che si è presentato parlando della bellezza di due territori: la Valsassina che lo ospitava e la zona di Domodossola da cui proviene.