Ne parliamo dopo aver ricevuto due segnalazioni relative ad episodi accaduti in quel di Pasturo nelle ultime ore: due signori sui quarant’anni circa, ben vestiti e soprattutto molto loquaci, entrano in attività commerciali e con fare simpatico iniziano a chiacchierare, tra loro, con clienti e soprattutto titolari dei bar e negozi "nel mirino". Si trattengono per un po’, quindi al momento di pagare scatta la tecnica truffaldina: pagano con carta moneta, di grosso taglio, poi quando chi è in cassa consegna il resto ecco l’inganno: la banconota più grossa – tipicamente da 50 euro – "sparisce" e subito il truffatore ne chiede conto, tentando così di raggirare il commerciante. Che spesso ci casca.
Naturalmente, chi agisce così conosce tutti i trucchi: sceglie il momento in cui cè tanta gente (quindi il negoziante si trova in difficoltà), minaccia di fare uno scandalo "per qualche euro" ed è velocissimo di mano. I soldi non ci sono più e nella maggior parte dei casi il truffato tira fuori una seconda banconota pur di chiudere lì la cosa.
E’ successo come detto a Pasturo; a quanto risulta a VN sicuramente in un caso l’inganno è andato a segno e il titolare di una delle attività commerciali visitate dal duo di delinquenti ci ha rimesso i soldi. Le segnalazioni riguardano al momento un bar ed un negozio del paese valsassinese e come sempre accade spetta proprio ai giornali informare e mettere sull’avviso. Sperando che i truffatori siano già partiti da qui – ma in caso contrario, che possano essere "pizzicati". Per adesso, non abbiamo notizia che sia stata sporta denuncia formale per l’accaduto; d’altra parte l’importo perso dai commercianti è solitamente di cinquanta euro, una cifra per la quale, singolarmente, non pare valere la pena di perdere ulteriore tempo. Però, moltiplicate per 10, 100 volte quei 50 euro e capirete che i loquaci e svelti di mano in circolazione anche dalle nostre parti hanno un bel tornaconto. Finché non li si becca in flagrante.
VIDEO/UN CASO ANALOGO SEGNALATO DALLA WEB TV DI PINEROLO