Siamo stati raggiunti da una pagina di Vangelo umanamente impossibile: amare i nemici! Già un dottore della legge aveva chiesto a Gesù: “Chi è il mio prossimo?” E la risposta era stata: “SEI TU SE…SEI TU QUANDO…”Sei TU! E poi: “AMA I TUOI NEMICI”! Già: “Ma chi sono i miei nemici?” Se devo amarli, ho il dovere di conoscerli, di guardarli in faccia! di ammettere di averne…

Provo ad elencarne qualcuno:

1. L’altro, ossia il diverso. chi non ha i miei gusti, le mie idee, il mio carattere, la mia mentalità, chi mi è incompatibile…

2. L’avversario: quello che mi ritrovo sempre contro, l’ostinato in critica perenne, chi non te ne lascia passare una…

3. lo scocciatore. quello che si diverte a farti perdere tempo, chi ti arriva sempre tra i piedi nel momento meno opportuno, l’insistente, l’invadente, l’indiscreto, il parolaio…

4. il furbo: è l’individuo sleale, chi ti carpisce una confidenza per andare a venderla dopo averci aggiunto del suo…

Individuato il campo, diventa chiaro il terreno del mio amare con la tattica dell’ascolto, della pazienza, del perdono, della speranza…

Mi ricordo il finale di un film di qualche tempo fa: “ A trecento metri di distanza il nemico è un bersaglio. A tre metri è un uomo”

Possiamo precisare. vicino alla croce, il nemico è un fratello di sangue (il sangue di Cristo).

Certo: occorre non rassegnarsi che il nemico rimanga tale; credere che l’amore è più forte dell’odio…; credere che il perdono è la grande “novità” che può cambiare tutto; non accettare il gioco sterile delle ripicche…

Piccole grandi cose che ti dicono che tu stai già camminando verso uno, già diventato fratello.