Croce e delizia. I fuochi d’artificio possono essere una vera e propria attrattiva per un paese, uno spettacolo per gli occhi con tutti i colori che illuminano il cielo delle sere valsassinesi. Inoltre spesso i fuochi si accompagnano a momenti consolidati e intensi della vita di un paese come, ad esempio, la festa patronale e contribuiscono a creare l’evento e il clima di festa.
Per altri invece i fuochi sono uno spreco di denaro pubblico, la prova provata di come le amministrazioni utilizzino le già poche risorse disponibili per attività effimere e che non portano a particolare ritorno. Il partito del no inoltre non fa leva unicamente sull’aspetto monetario ma anche sul fatto che i fuochi ormai sono “la solita cosa” e consiglia di sostituirli con altre iniziative di maggior richiamo e meno chiassose.
Difficoltoso entrare nel merito dei punti di vista anche perché riguardo ai costi sostenuti per gli spettacoli pirotecnici spesso non si trova traccia nell’attività dei Comuni e quindi tutte le cifre, con più o meno zeri, sono buone.
A Casargo invece è stato reso noto il costo sostenuto per lo spettacolo della notte di San Lorenzo in occasione della festa della Madonna di Pomaleccio – nella frazione di Indovero. 2.420 euro IVA Inclusa, questo quanto liquidato alla ditta incaricata, la Mattarello s.r.l. di Arquà Polesine (Rovigo), per la serata.