La pagina di Vangelo di questa domenica fa parte del “grande discorso missionario” di Gesù ai suoi discepoli, di conseguenza richiama anche noi. L’accoglienza del discepolo di Gesù non è mai una cosa scontata: essere missionari di un Dio Crocifisso esige coraggio nel sostenere le prove, nel parlare chiaro, senza guardare in faccia a nessuno, nel testimoniare il Cristo senza vergognarsi di lui, nella capacità di operare le scelte più impegnative e i distacchi più laceranti, coraggio di parlare di croce, anzi di prendersi sulle spalle quell’arnese poco simpatico che si chiama Croce.
Questo è il discepolo missionario, uno che non fa nulla per essere simpatico o concessivo, perché si preoccupa di servire e di seguire la Verità…, di essere ubbidiente a Dio e alla coscienza resa vera dalla Parola di Dio e non dalle convenienze personali.
E’ ciò che viene chiesto a ciascuno di noi, incominciando a compiere gesti piccoli, a volte banali, quali l’offerta di un bicchiere di acqua fresca… E’ con i piccoli gesti, liberi e costanti, che si diventa grandi e si incomincia ad essere missionari del Vangelo.
Siamo tutti chiamati ad essere missionari e profeti del Vangelo in forza del Battesimo e della Cresima: la verifica passa dalla quotidianità e dalla fedeltà…
Non aspettiamoci successo facile, popolarità e pubblicità! Gli Apostoli di Gesù si erano un po’ illusi! Soltanto una fedeltà che abbia la misura e il sapore della Croce diventa testimonianza credibile.
Dio solo sa quanto ci sia oggi bisogno di cristiani missionari credibili!!
Quella di oggi è una chiamata anche per TE…