Questa volta però, a differenza di altre occasione a fare da "agnello" è stata la più grande delle rappresentative sindacali, la Fiom Cgil che a "sorpresa" ha siglato l’accordo senza se e senza ma, lasciando perplessi perfino i "cugini" della Fim Cisl che sono contrari al tipo di contratto firmato.
Nello specifico l’accordo firmato dalla Fiom Cigl prevede un aumento di 136 euro mensili, di cui 131 euro sui minimi tabellari. A decorrere dal 1 giugno 2013 con scadenza al 31 ottobre 2016 (tre anni e mezzo) i lavoratori metalmeccanici riceveranno i 131 euro di incremento riparametrato al 5° livello sui minimi tabellari e così ripartiti: 35 dal 1 giugno 2013, 45 dal 1 giugno 2014, 51 dal 1 giugno 2015.
Inoltre viene incrementato a 485 euro annui l’elemento perequativo per i lavoratori non coperti dalla contrattazione aziendale. Viene confermata l’attuale normativa sia in materia di trattamento economico dei primi tre giorni di malattia, che per gli orari di lavoro per i quali rimane in capo alla RSU il diritto alla contrattazione con l’incremento delle ore annue di flessibilità da 64 a 72.
> L’ACCORDO SIGLATO DALLA FIOM CGIL