Un parco che salvaguardi le bellezze e ricchezze storico-naturalistiche del Pizzo dei Tre Signori, senza andare a creare nuove limitazioni a chi, come cacciatori, pescatori o allevatori, in queste zona ci va per lavoro e divertimento: è un po’ questo ciò che si vuole creare sul versante lecchese del Pizzo, una delle prime vette delle Alpi Orobie. E la zona compresa tra la Val Biandino e la Val Varrone, nei comuni di Introbio, Primaluna e Premana, è veramente ricca di testimonianze storico-naturalistiche degne di nota. Una su tutti: in Valvarrone vi è l’unico luogo dove si produce vero Bitto al di fuori della Valtellina. Sempre in Valvarrone le antiche minere arricchiscono la zona del futuro Parco di interessanti reperti archeologici, mentre fiori e fauna di interessante rarità fanno bella mostra di sè a chi ha gli occhi attenti e la capacità di saperle vedere e riconoscere.
Con una così ampia ricchezza è quindi facile pensare alla creazione di una zona di tutela che nasce, oltre appunto per difendere quelle specie animali e vegetali che vivono in Val Biandino e Valvarrone, anche per poter far conoscere queste aree al di fuori dei confini regionali, creando insomma pure una rete turistica.
CIò che si verrebbe a creare un P.L.I.S., un parco locale di interesse sovvracomunale. Alla conferenza ha partecipato tutto il gruppo di che ha lanciato il progetto, ovvero Pierfranco Mastalli di Legambiente, l’avvocato Giovanni Arrigoni di Introbio e l’infaticabile Giampietro Goggi, naturalista sempre introbiese. Sono intervenuti, per distribuire "pillole" di conoscenza al pubblico riguardo a flora, fauna e ambiente Roberta Cerati, Luigi Galperti, Lorenzo Greco ed Aldo Oriani.
Spiccava invece l’assenza del Comune di Introbio (il sindaco Rupani almeno ha mandato una comunicazione, scusandosi per non poter essere presente causa altri impegni): nessun rappresentante della giunta o della maggioranza era in sala. Dove invece si sono presentati tra gli altri l’ex assessore Gianfranco Magni e l’architetto Alberto Nogara – già responsabile tecnico della Comunità Montanba Valsassina.
Durante la conferenza è stata anche presentata una cartina raffigurante l’area del futuro Parco del Pizzo dei Tre Signori.