La primavera era appena incominciata quando delle impronte rinvenute nella zona degli alpeggi di Mosnico e Luera a fine marzo annunciavano un orso in Valsassina. Pochi giorni di attesa ed ecco che il plantigrado dava inequivocabile traccia di sé facendosi immortalare dalle telecamere della polizia provinciale in località Aquaduscio, a Premana. Nella circostanza l’orso aveva fatto incetta di miele devastando le arnie di un apicoltore premanese che impotente aveva trovato distrutti anni di lavoro. La notizia di bocca in bocca fece il giro delle valle venendo anche ripresa da media nazionali. Ma non è stato l’unico contatto di Pelosone – questo uno dei nomignoli dell’orso- con le attività umane e infatti a Barcone di Primaluna venne strappata una coltivazioni di mirtilli e sbranata una pecora.
In quel periodo la presenza dell’orso venne inoltre registrata un po’ in tutto il territorio: Baiedo, Ballabio, in Val Taleggio e anche in Val Gerola. Inoltre Nella notte tra lunedì 20 e martedì 21 maggio inoltre un’automobilista riferì di aver avvistato un orso attraversare la SP65 in località Agueglio, al confine tra i comuni di Perledo ed Esino Lario.
Come dire, di che discutere (e scrivere) ce ne è stato, e parecchio. A distanza di pochi mesi non è semplice ripercorrere quel periodo in cui di Pelosone si parlava un po’ in tutte le case interregondaso sul che fare in caso di contatti ravvicinati. Spesso inoltre veniva aperta una finestra sul passato sfogliando aneddoti e storie di una valle in bianco e nero.
Gli orsi, dicono gli esperti, vanno in letargo durante la brutta stagione che in genere coincide con i mesi di ottobre/novembre e fino a febbraio, sempre a seconda delle zone e del clima stagionale. Considerate il recente abbassamento delle temperature e le nevicate presumibilmente l’orso valsassinese sarà già nel suo profondo sonno ininterrotto.
Ripercorriamo quindi il 2013 anno dell’orso alcuni significativi estratti di VN.
LE PRIME TRACCE:
NON E’ UN PESCE D’APRILE ANTICIPATO: TRACCE DI ORSO SEGNALATE A PREMANA!
Scritto da: Redazione Natura e Ambiente – 29/03/2013
E’ pressoché certo che siano proprio di un plantigrado le orme rilevate sulla neve questa mattina nella zona degli alpeggi di Mosnico e Luera. Forestali e Polizia Provinciale al lavoro, Villa Locatelli conferma. L’orso è nuovamente tra di noi. FOTO/MAPPA/SCHEDA
>> Il racconto di un testimone oculare a Paglio
LA FOTO DI ‘PELOSONE’
QUALCUNO AVEVA DEI DUBBI? ECCO
L’ORSO DI PREMANA, IN FOTO E VIDEO!
Scritto da: Redazione Ambiente e Natura – 02/04/2013
Il plantigrado c’è, eccome. E dopo i danni segnalati da un apicoltore, ecco le straordinarie immagini della terza notte consecutiva di "lavoro" dell’orso bruno, le cui tracce erano state rilevate venerdì scorso in località Luera e Mosnico a Premana.
ALCUNI SPOSTAMENTI
ESCLUSIVA VN/L’ORSO DI PREMANA
SI È SPOSTATO VERSO CENTRO VALLE
Scritto da: Redazione Natura e Ambiente – 17/04/2013
La segnalazione, ampiamente documentata, ci giunge da un lettore che ha avvistato e fotografato numerose (e chiare) tracce del passaggio di un plantigrado nell’area della Bocchetta di Olino. Le immagini sono state vagliate delle autorità competenti, che ne hanno confermato la veridicità. La sensazione è che l’orso stanziatosi per qualche tempo sopra Premana si stia dirigendo verso il centro Valsassina.
>> Giretto alla Rocca di Baiedo
LE SCORRIBANDE
L’ORSO ”DI PREMANA” ORA È A PRIMALUNA. BANCHETTO A BASE DI API E FORSE PECORA
Scritto da: Redazione Ambiente e Natura – 20/04/2013
Confermata l’ipotesi avanzata da VN nei giorni scorsi: il plantigrado che per qualche tempo si era stanziato in Alta Valsassina, dopo una "sosta" alla Bocchetta d’Olino adesso è sceso verso il centro Valle. E ha fatto razzia di arnie tra Gero e Barcone, nonché (probabilmente) ha sbranato una pecora.
ORSI DI IERI
ORSI DI OGGI, ORSI DI IERI/A INDOVERO
IL ”GÈSOL DE L’ORS”
Scritto da: R. P. – 19/04/2013
Mentre Pelosone pare abbia attraversato la valle attraverso la bocchetta d’Olino, grazie ad un’ampia galleria fotografica riportiamo un racconto sugli orsi in Valsassina. Una leggenda forse, ma sicuramente un pezzo di interesse ambientato ad Indovero nel XIX secolo