Assente solo l’ex sindaco Eusebio Marconi, indisposto, si comincia con argomenti "minori" per arrivare poi al punto 5, ultimo solo come ordine ma di gran lunga il più importante della serata consiliare. Si tratta di approvare definitivamente il Piano di Governo del territorio, passando per l’ardua votazione, una per una, delle quasi 60 osservazioni avanzate sulla stesura del PGT. Al proposito, presente in sala l’architetto Egizi, già incaricato del progetto. Il professionista ricorda che "si è partiti da studi estremamente datati, non più corrispondenti alle esigenze del territorio e nemmeno rispondenti alle disposizioni regionali e provinciale che spingono verso la riduzione del carico volumetrico secondo criteri di crescita zero e sostenibilità paesaggistica".
Gianfranco Magni legge le sue motivazioni contrarie all’approvazione del PGT; Andreina Magni a sua volta interviene dando lettura della dichiarazione sottoscritta anche da Marconi, nella quale si attribuisce alla maggioranza la responsabilità di "prolungamenti dei tempi" e di non aver coinvolto la minoranza nei lavori. Il documento dei marconiani individua (senza specificare dove) "aree penalizzate nel loro valore ed altre non salvaguardate". Infine il gruppo abbandona la seduta., altrettanto fa G.F. Magni e a questo punto si pone il problema dei numeri. Bagarre e consiglio sospeso.
La maggioranza si riunisce per decidere se e come proseguire. Intanto Riccardo Acquistapace fa notare ai presenti che Introbio è rimasta dal 1997 al 2013 senza una pianificazione edilizia, e chi allora era in maggioranza e non decideva ora continua a non partecipare.
Nel frattempo "scatta" Sergio Piazza che attacca con determinazione l’architetto del Pgt per una frase a suo dire offensiva rivolta agli introbiesi.
Alle 21:40 Rupani e il gruppo di Aria Nuova rientrano e danno comunicazione che proseguiranno votando una per una le 58 osservazioni al Pgt proposte da cittadini, enti e associazioni, rimandando a domani quelle per cui non ci sarà maggioranza a causa di incompatibilità varie e rimandando anche il voto finale di approvazione del Piano stesso.
Il sindaco inoltre attacca: “A differenza di alcuni miei giovani consiglieri, io non sono emozionalmente toccato dalla non-volontà-ad-esserci del gruppo di minoranza. Sono 4 anni e 5 mesi che continuano con arroganza su questa linea. Forse, e riconosco qui una mia carenza, avremmo potuto organizzare grandi convegni, ma già conosciamo la risposta dei cittadini. Ne abbiamo avuto l’esempio pochi giorni fa per la pubblicizzatissima conferenza per il parco del Pizzo. La gente non partecipa, la minoranza non partecipa, ma poi torna sempre comodo accusare di non esser mai stati coinvolti”
Il consigliere Pomi e l’architetto Egizi espongono infine le osservazioni e le controdeduzioni e propongono voto. Proposte tutte accolte fino alla 58a. Del resto si tratterà questa sera, giovedì.