Lettera appassionata, ancorché anonima. Ma la divulghiamo lo stesso perché non contiene insulti, offese o accuse a casaccio. Anzi, traspare dallo scritto una grande passione per il proprio paese. Che merita dunque la pubblicazione:
Gli anni passano e la “vita” in Muggiasca pare piano piano scemando, sono sensazioni che con il trascorrere del tempo molti si pongono, alle quali è difficile dare semplici risposte. Il vociare di popolo narra che dopo lunga (forse troppa: circa 25 anni) amministrazione Denti e i vari reimpasti politici di cronaca, abbiano portato una ridente località montana quale Vendrogno al declino, altre voci, che l’amministrazione Denti ancora debba finire, in quanto l’attuale sindaco sono anni che con spirito giovanile e sempre amichevole tira il solito carroccio.
Ma …. Oggi… 2013… mese di novembre, dove, vista la crisi economica che incombe sulla popolazione di tutta Italia, i continui tagli finanziari, le numerose tasse che paiono scandire le presenze in posta con i bollettini di pagamento e i poveri pensionati ogni fine mese recarvisi a ritirare misere pensioni… cosa resta in una (ridente) Muggiasca?
Poco, per non dire nulla, paesino di circa 300 anime di fissa dimora che nel periodo estivo raggiunge 1000/2000 forse anche 3000 persone che soggiornano per la tranquillità, perché proprietari di seconde case, di passaggio…
Ma cosa offre la Muggiasca? Due/tre feste organizzate dalla pro loco, la tradizionale festa del paese con tutti i crismi di rito… falò, fuochi pirotecnici, ballo in piazza, un solo “ barettino “ che tira a campare visto il sempre meno afflusso…
Mah, siamo all’alba di nuove elezioni, dove a furor di popolo tutti si movimentano per una seggiola, “sebbene scomoda“ per voler comandare… ma chi e cosa comanderanno pare pura fantasia.. giochi politici e intrecci che passano sotto gli occhi di tutti, parole flebili dette in locali pubblici per paura che l’avversario/i possano sentire e divulgare… Vendrogno, oh mio povera Vendrogno, dove siamo finiti? ….
Direi grazie a V.N. a dire di alcuni "giornaletto di poco conto“ che prende in considerazione piccole realtà della Muggiasca, portandola all’odierno altrimenti il ridente paesello e le frazioni interne sembrerebbero tornare al Medioevo, come forse alcuni vorrebbero…
In vista delle prossime elezioni ci armeremo di somarello e lancia per presentarci a sfide feudali, nelle quali almeno il forte o astuto vinceva…. Oppure armiamoci di futili promesse e baratti… un voto o preferenza in cambio di “carni o vino”… oppure di “concessioni facili” dove solo il feudatario o mandatario trarrà beneficio…
la cosa certa è che se ne vedranno delle belle…
Anonimo Muggiasco