Un paio di consigli fa il Comune di Primaluna aveva approvato in via definitiva il regolamento per la riscossione della Tares ma nella seduta successiva questo regolamento è stato modificato
sempre per esigenze "statali". Il consiglio di ieri sera ha deciso infatti di fare un passo indietro e tornare alla vecchia Tarsu per consentire di riscuotere il più velocemente possibile quello che allo Stato interessa: i 30 centesimi di euro per ogni metro quadro di abitazione. Ormai è chiaro, Roma ha bisogno di soldi e li vuole subito, entro la fine dell’anno, per quello si ritorna momentaneamente alla Tarsu, solo per calcolare gli importi da pagare (anche qui non senza complicazioni visto che i cittadini dovranno recarsi alle poste con il classico bollettino per l’imposta sulla raccolta rifiuti e con il modulo F24 per il versamento dei 30 centesimi a metro quadrato allo stato). In pratica, si pagherà lo stesso importo della Tarsu 2012, maggiorato dai famigerati 30 cent/m2. Le scadenze, almeno a Primaluna, sono: 31/12/2013 per la prima rata e 31/03/2014 per la seconda.
Per fare un esempio di quanto lo Stato riesce a guadagnare con questi 0,3 euro, soltanto a Primaluna (Comune d poco più dii 2000 abitanti), verrà versato dai cittadini un importo pari a 53.000 euro direttamente alle casse statali con il modello F24, soldi netti perchè le spese amministrative, di gestione e di consegna bollettini, sono a carico del Comune. Tra l’altro, nel caso ci siano controversie riguardo il calcolo degli importi della parte "metri quadri x 30 centesimi" non si saprà dove reclamare perchè lo Stato penserà a incassare e i Comuni a preparare i moduli; dunque, una volta versati gli importi giusti o sbagliati non si tornerà più indietro.