L’annuncio di questa 2^ domenica di Avvento è chiaro: il Signore è in mezzo a te, popolo di Dio! Di fronte a questa presenza salvifica, la reazione è quella della gioia e dell’impegno. Questa esplosione di gioia e di impegno, è proclamazione della novità operata dalla presenza del Messia.
Il brano evangelico, il cui contesto dice la fede pasquale della prima comunità cristiana, presenta i connotati della gioia, del giubilo, della speranza: la ragione sta tutta nella presenza del Signore!
Quanto abbiamo bisogno di gioia, di serenità, di pace e di speranza! Ne hanno bisogno le nazioni e i popoli, ne hanno bisogno le famiglie, ne ha bisogno la convivenza sociale, ne abbiamo bisogno tutti!
Se oggi mancano questi valori, non facciamo fatica ad intuire il perché! La Parola di Dio ci ha detto con chiarezza che…solo se entra Dio nella storia dell’uomo e dei popoli…, l’uomo ritrova la gioia totale e la speranza vitale! E’ sempre vera l’esclamazione di S.Agostino: “SIGNORE, CI HAI FATTI PER TE; IL NOSTRO CUORE E’ INQUIETO SE NON RIPOSA IN TE”. Lontano da Dio l’uomo e la storia vanno alla deriva! Se leggiamo nella nostra storia personale, in quella familiare, oppure nella nostra storia sociale attuale, troviamo di certo ragioni di sconforto, di dubbio, di resa; tentazioni di riconsegnare il coraggio, la dignità, la libertà…; la tentazione di arrendersi…di fronte al dilagare dell’ingiustizia, della disonestà, della furbizia, del tornaconto…
Il nostro rischia davvero di essere un tempo senza sapienza, un tempo segnato dall’effimero, un tempo ingolfato dall’inutile e dal superfluo e quindi senza respiro, e sarà sempre più così se non riapriamo le porte al Signore che viene! E’ attuale il grido di Giovanni: “RADDRIZZATE I SENTIERI, RIEMPITE I BURRONI; LE VIE TORTUOSE DIVENTINO DRITTE” ecc…
Gesù ENTRA nella città dell’uomo: l’invito è a lasciarlo entrare e ad accoglierlo con convinta disponibilità a dargli spazio e tempo.
Gesù STA in mezzo a noi: l’invito è a rendere più decisiva e incisiva la sua presenza nelle nostre scelte e nella nostra quotidianità…
Gesù INVITA ad andare a chiamare: è l’invito ad essere evangelo vivente con la parola e la vita, con la coerenza e la testimonianza, perché la nostalgia di Dio diventi ricerca e accoglienza di Lui per tanti nostri fratelli.
“ANDATE a DIRE…” è il comando di Gesù ai suoi discepoli!
Soltanto se il Vangelo è passione di libertà e di verità nella vita, la vita è Vangelo di Cristo per gli uomini che incontriamo!