MORTE A GORIO, 4 MESI AL SUOCERO DELLA VITTIMA

Era il 28 luglio del 2011, nei boschi di Gorio, località accanto a Pasturo. La Rosa e il suocero stavano spostando tronchi verso valle quando uno di questi si staccò improvvisamente dal cavo che lo portava e andò a colpire il povero 31enne, uccidendolo. Dopo una serie di udienze in tribunale Bergamini è stato ritenuto responsabile dell’accaduto in quanto proprietario del "palorcio", ma il giudice Gian Marco De Vincenzi lo ha condannato al minimo della pena (4 mesi), a fronte di una richiesta ben più pesante da parte del PM Mattia Mascaro – che aveva chiesto un anno e quattro mesi per l’imputato di omicidio colposo. Il giudice non ha considerato l’aggravante dell’infortunio sul lavoro; la pena è stata sospesa.

La difesa ha comunque preannunciato il ricorso in appello.

 
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