Quest’ultimo aspetto è piuttosto intrigante, se si considera che in effetti dopo un avvio scoppiettante il gruppo perdente alle elezioni non ha brillato per il contrasto rispetto alla maggioranza. E in alcune occasione si è addirittura schierato in qualche modo con il sindaco PL Invernizzi, lo stesso che aveva letteralmente "stracciato" alle urne l’ex team di Valsecchi & C. capitanato dal ristoratore Mario Bianchin. Ci ha scritto al proposito, recentemente, un lettore che così parlava di questa "strana" situazione:
Salve Valsassina News ,
avendo letto dell’ultimo consiglio comunale a Cremeno , mi pongo una domanda e la giro anche a voi , e a chi ne sa di questo paese .
Ma la cosidetta OPPOSIZIONE , fa l’ opposizione o dice sempre le stesse cose che dice la MAGGIORANZA ? Altrimenti basta che si vada a sedere accanto a loro , quelli della maggioranza , appunto .
Mi sembrano un pò tutti uguali . Mi sbaglio ?
Cordiali saluti da
Giorgio
Altre e-mail giunte alla nostra redazione trattano di questo tema; ma torniamo all’argomento principale, ovvero la querelle ormai continua tra Paolo Terzaghi e la sua ormai ex lista di appartenenza. L’ultimo scontro in ordine di tempo è quello relativo all’incarico ad un avvocato per "supporto pratiche urbanistiche", sul quale Terzaghi ha presentato un’interpellanza in occasione del consiglio comunale di fine novembre. Di seguito il testo completo:
Oggetto: Interpellanza Art. 18 regolamento consiglio comunale.
Il sottoscritto Paolo Terzaghi, in qualità di Consigliere del gruppo "La Voce";
• Visto e preso atto dei contenuti di cui alla determina n. 64 del 15/10/2013, avente per oggetto "Assunzione impegno di spesa per affidamento incarico Avv. Linzola, per supporto pratiche urbanistiche”, che allego in copia alla presente;
• Visto l’articolo del quotidiano La Provincia di Lecco, con titolo "Edilizia a Cremeno. Arriva l’Avvocato per le pratiche ferme", che allego in copia alla presente, nel quale la S.V. in conclusione all’articolo stesso dichiarava ”Non c’è niente da aggiungere, l’Avvocato non è stato incaricato per pratiche specifiche";
• Vista la mia missiva del 21110/2013, che allego, con la quale lo scrivente chiedeva spiegazioni circa la determina sopra citata;
• Vista la lettera del 12/11/2013 Protocollo n. 0006329 a firma del Responsabile dell’area edilizia privata ill.mo Arch. Ernesto Colombo, che allego, nella quale il Responsabile anzidetto, circa la determina in questione comunica che l’incarico legale di specie, si riferisce in particolare a due pratiche, ossia il Piano di Recupero in Via N Novembre P.E. 85/05, soggetto attuatore TABE S.r.l. e al Programma Integrato di Intervento – Casere, soggetto attuatore IMMOBILIARE BELLANO S.r.l., rispettivamente per stesura di nuova convenzione, (il primo) e per verifica di aspetti previsti nella convenzione in essere (il secondo);
• Visto il disposto di cui al primo comma dell’Art. 8, del Regolamento degli Incarichi Esterni, la cui procedura deve comunque avvenire in osservanza di quanto indicato agli Articoli 1 e 2, con particolare riferimento al secondo comma di quest’ultimo, che prevede che le attività di specie siano specificate e contenute in un programma annuale la cui approvazione è demandata al Consiglio Comunale;
CHIEDE
con riguardo all’incarico di consulenza legale di cui in premessa :
– le ragioni per le quali il Sindaco abbia rilasciato al quotidiano La Provincia di Lecco dichiarazioni che risultano in aperto contrastano con quanto emerge dagli atti relativi;
-i motivi per iquali si rende necessaria la stesura di una nuova convenzione relativa al Piano di Recupero in Via IV Novembre P.E. 85/05 e in particolare quali aspetti sostanziali saranno oggetto di variazione rispetto quella in essere e quali• vantaggi saranno destinati a derivare dalle variazioni alla collettività degli abitanti della Frazione Maggio;
e i motivi per i quali si rendono necessarie verifiche di ordine legale della convenzione in essere del "Programma Integrato di Intervento – Casere;
-se, in aggiunta a quelle predette, sono previste verifiche di ordine legale di altre pratiche e convenzioni urbanistiche e, in caso positivo, per quali motivi;
-i motivi per i quali il conferimento dell’incarico di consulenza legale sia avvenuto senza che l’attività consulenziale sia stata prevista nel programma annuale di cui al comma 1 dell’art. 1 del regolamento degli incarichi esterni, in violazione del comma 2 dell’art. 2 dello stesso regolamento, che anche per gli incarichi esclusi dalla procedura concorrenziale richiede la preventiva programmazione annuale da approvarsi con deliberazione consiliare.
Resta quindi in attesa di ottenere delle esaustive risposte in occasione del prossimo Consiglio Comunale.
Siamo allora alla replica ufficiale del sindaco Invernizzi – articolata e con molti spunti interessanti (a partire da questo passaggio: "Bisogna spiegare i fatti nella loro totalità e non solo parzialmente, evitando di far fare la figura da “pagliaccio” al sottoscritto e alla precedente amministrazione"):
RISPOSTA ALL’INTERPELLANZA PRESENTATA DAL CONSIGLIERE PAOLO TERZAGHI CON NOTA PROT. N. 0006423 DEL 18.11.2013
Il Sindaco illustra il contenuto dell’ “interpellanza art. 18 Regolamento Consiglio Comunale” presentata dal Consigliere Terzaghi con nota prot. n. 0006423 del 18.11.2013, con cui si chiedevano delucidazioni in merito all’incarico conferito dal comune di Cremeno all’avv. Linzola con determinazione n. 64 del 15.10.2013, riportata in allegato alla presente
Il Sindaco replica con la risposta ivi allegata
Il Consigliere Terzaghi, a sua volta, risponde che, pur non avendo letto prima la risposta, immaginava il contenuto della medesima e dichiara di non essere soddisfatto nella scelta del professionista non tanto per una ragione tecnica, quanto per una ragione politica. Successivamente legge una dichiarazione, chiedendo espressamente che venga riportata nel verbale (cfr. all. 3);
UDITO l’intervento del Sindaco, che:
– fa notare la stranezza e la poca onestà intellettuale di chi, non conoscendo prima il contenuto della sua risposta all’interpellanza, risponde puntualmente con una dichiarazione scritta precedentemente alla seduta del Consiglio Comunale;
– evidenzia come sia troppo semplice far notare i rilievi riportati nella risposta all’interpellanza dopo che, per due anni, il Consigliere Terzaghi ha avuto la possibilità, in qualità di membro della maggioranza, di analizzare le pratiche in questione e trovare una definizione;
– a maggior ragione risulta essenziale il supporto di un legale per l’analisi di tali pratiche a esclusiva tutela dell’interesse pubblico;
UDITO l’intervento dell’assessore Plati, che evidenzia come la presentazione dell’interpellanza e la replica alla risposta del Sindaco siano semplicemente un mezzo che il Consigliere Terzaghi utilizza per fare campagna elettorale e un mezzo denigratorio nei confronti dell’amministrazione;
UDITO l’intervento del Sindaco, che evidenzia come, in ogni caso:
– l’intenzione dell’amministrazione sia quella di non permettere l’acquisizione al patrimonio comunale della piazza in quanto vi sono già altre strutture pubbliche che necessitano di manutenzione, anche alla luce del contesto economico in cui versa l’ente;
– non risulti opportuno dilungarsi oltre nella discussione, considerato che l’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di tutelare l’interesse pubblico e non gli specifici interessi provenienti dalle parti, fermo restando che esistono convenzioni attualmente in vigore che, in quanto tali, vincolano l’ente e hanno efficacia di legge tra le parti stipulanti;
UDITO l’intervento del Consigliere Terzaghi, che prende atto della volontà di non dilungarsi;
UDITO l’intervento del Vice Sindaco Carissimi che evidenzia come:
– le convenzioni urbanistiche relative alle pratiche Tabe e Casere siano in scadenza e che, pertanto, si è ritenuto opportuno individuare un legale a supporto dell’Amministrazione Comunale, considerato che anche gli Attuatori sono affiancati da propri avvocati;
– nel corso di tutti gli anni in cui il Consigliere Terzaghi è stato in maggioranza si sia sempre cercato il dialogo e un confronto civile;
UDITA la replica del Consigliere Terzaghi, che riconosce ciò, pur non nascondendo la problematicità di alcuni aspetti delle due pratiche urbanistiche;
UDITO l’intervento del Vice Sindaco che evidenzia come l’Amministrazione Comunale abbia scelto un atteggiamento prudente, sempre orientato all’interesse pubblico, trattandosi di aspetti delicati che coinvolgono rilevanti interessi economici;
UDITA la replica dell’Assessore Neri, che evidenzia come l’oggetto di tali convenzioni verrà comunque ampiamente discusso in Consiglio Comunale al momento opportuno e che non risulta questa la sede per approfondire il merito delle convenzioni in questione;
UDITA la replica del Consigliere Bianchin (membro della maggioranza nella precedente amministrazione) che evidenzia come passare per un bandito insieme al Sindaco della precedente amministrazione “scoccia e dà fastidio”, e che precisa, in particolare, che:
– non vede nulla di errato in quello che è stato fatto;
– non vi è volumetria non computata: ritiene grave, pertanto, dichiarare che è stata nascosta della volumetria;
– prima di procedere allo spostamento della volumetria è intervenuto l’Arch. Locatelli (tecnico durante la precedente amministrazione), molto preciso e puntuale anche sui minimi dettagli, a garanzia dell’ente;
– relativamente al prezzo di cessione del terreno inerente alla pratica Casere, bisogna considerare che il valore di 450.000 euro dichiarati dal Consigliere Terzaghi nella sua disamina si devono considerare al netto dell’importo per la progettazione, dell’IVA e dei vari imprevisti e che, pertanto, tali prezzi aggiuntivi devono essere considerati ai fini della valutazione del corrispettivo complessivo della cessione del terreno;
– bisogna spiegare i fatti nella loro totalità e non solo parzialmente, evitando di far fare la figura da “pagliaccio” al sottoscritto e alla precedente amministrazione;
– ha accettato tali dichiarazioni in campagna elettorale, ma non le accetterà più da ora in avanti; ammonisce, pertanto, il consigliere Terzaghi di fare attenzione alle dichiarazioni rese nel corso delle sedute del Consiglio Comunale e fuori dalle stesse;
– prima di ogni provvedimento, l’amministrazione dell’epoca ha sempre sentito il parere dei due tecnici dell’Ente, dell’avv. Bertacco (consulente del Comune), del Segretario Comunale e, prima di procedere alla stipulazione delle convenzioni, del Notaio (il quale, a sua volta, prima della redazione di ogni convenzione urbanistica, ha chiesto espressamente tutta la documentazione necessaria richiesta dalla normativa);
UDITO l’intervento del Consigliere Terzaghi, che dichiara di non concordare con quanto affermato dal Consigliere Bianchin;
Il Sindaco chiude la discussione in merito all’interpellanza e passa alla trattazione del successivo punto all’ordine del giorno.
Evidentemente, le spiegazioni non devono avere soddisfatto il consigliere ora autonomo, se queste sono state le sue parole successive:
Sentite le spiegazioni date dal Sindaco, dichiaro quanto segue.
Ancora una volta dietro a tante belle parole, si evidenziano scuse e banalità finalizzate a limitare la conoscenza dei fatti da parte dei Cittadini, rispetto questioni urbanistiche che, come quelle di cui trattasi, vedono coinvolto !’interesse pubblico.
primo luogo mi risulta che una consulenza sia una prestazione professionale di carattere tecnico, medico, legale, ecc.
Ne deriva che se il Responsabile di Servizio, decide per l’assunzione di un impegno di spesa così specifico, lo faccia consapevolmente alle necessità, che di fatto si configurano, soprattutto in una realtà come quella del Comune di Cremeno, dove "l’eredità" urbanistica è "pesante" e per molti versi discutibile, almeno rispetto alcune convenzioni in essere.
Tuttavia, al di là dell’aspetto formale, con "un giro di parole", si va a sviare e a non dichiarare i
motivi per i quali si rende necessaria una nuova convenzione relativa al Piano di Recupero di Via
IV Novembre, nonché di quella del Programma Integrato di Intervento Casere.
Proprio in ragione del supporto dato dallo scrivente nell’ambito dell”Edilizia Privata, dove non ho mai potuto portare avanti la mia linea, sono emerse in maniera nitida le differenze, a me incomprensibili ed ingiustificabHi, tra il sottoscritto e l’Amministrazione.
Personalmente ritenevo e ritengo necessario che i Cittadini siano adeguatamente informati circa i
contenuti delle due convenzioni in essere e conseguentemente come le stesse saranno eventualmente modificate.
Aspetti questi che non emergono da quanto illustrato dal Sindaco.
Nel merito del piano di recupero di Via IV Novembre, é bene dire ai Cittadini che l’area pubblica superiore del manufatto, sarebbe consegnata, secondo l’attuale convenzione, non ultimata, diversa in termini di conformazione, (vedasi la porzione costruita e poi demolita, senza alcuna autorizzazione) e con deroga per le manutenzioni a venire rispetto l’Art. 1126 del c.c. (lastrici solari), dove il Comune di Cremeno, in futuro, si troverebbe gravato di costi per la loro totalità, rispetto il terzo che !’articolo anzidetto prevede.
!no/tre l’intervento in questione è stato coinvolto nell’ambito di una perequazione urbanistica, i cui trasferimenti di volume non risultano contabilmente dimostrati.
Infine, ma non meno importante, è l’aspetto legato allo sgravio degli oneri per la realizzazione del
manufatto stesso.
Alla luce di quanto detto, è giusta una revisione della convenzione, dove tuttavia i Cittadini della Frazione Maggio, sappiano quali vantaggi deriveranno loro, con la speranza, che non trovandosi giustamente una "piazza", non si trovino però un po’ più di cemento.
Passando ora al Piano Integrato delle Casere, mi chiedo cosa si stia valutando.
Il sottoscritto ha infatti suggerito più volte di sottoporre la convenzione in essere alla Corte dei Conti, ed eventualmente, in seconda battuta, alla Procura della Repubblica.
Dalla stessa risulta infatti /’avvenuta cessione di un terreno di circa 12.000 mq., di proprietà comunale, al Soggetto Attuatore, per una cifra di €. 500.000,00, di cui €. 50.000,00 pagati a suo tempo e €. 450.000,00, da pagare mediante la realizzazione di alcune opere pubbliche dislocate per il paese.
Tuttavia agli atti, non risulta una perizia del Comune di Cremeno, circa il valore del terreno ceduto, le opere pubbliche inizialmente maggiori, sono state ridimensionate e le stesse sarebbero eseguite con incarico diretto affidato dal Soggetto Attuatore, senza una gara d’appalto, che diversamente, con gestione comunale, avrebbe sicuramente contenuto gli importi stimati per le stesse e resa possibile un’estensione realizzativa, o diversamente di maggior introito economico.
Si precisa inoltre che l’intervento in questione prevede l’integrale demolizione delle "Vecchie Casere", seppure una parte delle stesse risulti vincolata dal Ministero preposto, in quanto edificata prima del finire degli anni 1800.
Se per paradosso la convenzione esistente non sarà attuata, il Soggetto Attuatore, alla scadenza della stessa, resterà comunque proprietario dell’ex terreno comunale.
Alla luce di quanto sopra, visto il coinvolgimento di risorse e beni comunali, i Cittadini meriterebbero di poter capire qualche cosa in più, rispetto ai progetti a venire.
Il sottoscritto non si ritiene quindi soddisfatto della risposta ricevuta dal Sindaco.
Paolo Terzaghi
I documenti sono tutti ufficiali. E’ "tanta roba" ma ci sembrava interessante mettere a disposizione di chi ci legge l’intero incartamento – utile per farsi un’idea precisa e senza commenti dello stato delle cose in seno all’amministrazione comunale di Cremeno.