COMITATI PER I TORRENTI, MAURO ARTUSI: ”ALLARGHIAMOLI A TUTTA LA VALLE”



La lettera, ricevuta in questi minuti dalla nostra redazione, arriva dal Trentino dove il primo cittadino è in veste di tecnico dello Sci di fondo alle Universiadi. Ma qui si parla di acqua pubblica, in particolare di quanto stanno facendo i Comitati territoriali per la salvaguardia di fiumi e torrenti. E dopo aver letto dell’acceso dibattito di ieri sera a Casargo, Artusi ha inviato un suo contributo che attacca la "famigerata normativa regionale che nascondendosi dietro la tanto osannata (e strumentalizzata) ricerca di fonti energetiche alternative, travolge qualsiasi altro interesse pubblico". Inoltre, il giovane sindaco chiede che le iniziative a difesa dei corsi d’acqua si allarghino a tutta l’area montana lecchese. Ma non solo…

Buongiorno,

nel cercare di tenermi informato su quanto avviene in Valle durante la mia assenza per le Universiadi, leggo con piacere l’intensa attività svolta in questi giorni dai comitati per la salvaguardia dei nostri torrenti. Senza entrare nello specifico delle centrali idroelettriche della Valvarrone, sulle quali non ho ne le competenze ne le informazioni per esprimere un parere, ritengo tuttavia che il problema posto dai comitati abbia una valenza sovracomunale che interessi tutta la Valsassina.

 

Il nocciolo della questione è la famigerata normativa regionale che nascondendosi dietro la tanto osannata (e strumentalizzata) ricerca di fonti energetiche alternative, travolge qualsiasi altro interesse pubblico (ambiente, turismo, etc)  di fatto per interessi che sono e restano esclusivamente privati. E’ assurdo che un territorio venga stravolto per far guadagnare milioni di euro a dei privati. Probabilmente ho delle difficoltà cognitive, ma onestamente non sono ancora riuscito a comprendere dallo sfruttamento dei corsi d’acqua realizzato in tale maniera cosa ci guadagni la comunità …

 

Come  Sindaco di Primaluna, ho  sempre espresso la mia contrarietà, in primis nell’incontro avvenuto alcuni anni orsono presso la Comunità Montana e da ultimo nelle osservazioni al PTCP provinciale e alla richiesta di realizzazione di una derivazione idroelettrica sul torrente Troggia: nelle osservazioni al PTCP abbiamo espressamente richiesto una moratoria nella concessione delle derivazioni idroelettrche sul territorio comunale; sulla derivazione idrolettrica sul torrrente Troggia con realizzazione della centrale in prossimità del Centro Sportivo  dei Tennis il nostro parere è statto di assoluta contrarietà dal momento che ciò significherebbe, a nostro parere,  desertificare completamente il tratto finale del Troggia e gran parte del Pioverna sino al ponte di Primaluna, senza dimenticare la probabile interferenza sul pozzo che alimenta l’acquedotto comunale. La decisone finale spetta tuttavia alal Provincia…

 

Un plauso pertanto all’iniziativa del comitato, che tuttavia ritengo dovrebbe essere esteso a tutto il territorio montano provinciale e se possibile  anche ad altre provincie montane. Un ruolo chiave in tale partita ritengo lo dovrebbe avere la Comunità Montana. Tutti insieme forse riusciremo a  far si che anche la Regione si renda conto dell’assurdità di tale normativa.  Limitandomi al Troggia,  mi auguro che la tanto rinomata citazione nel codice atlantico, non resti che un semplice ricordo di un portentoso torrente diventato un banale e asfittico rigagnolo d’acqua.

 

Cordiali saluti.
Mauro Artusi

 

 

 

 

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