L’aveva avvicinata mentre lei, bella ragazzina dal vestire e dai modi molto semplici, stava tornando a casa da scuola a piedi. Due giorni alla settimana risaliva a Roncaiolo da Ballabio inferiore dove giungeva in pullman da Lecco, dopo aver terminato le lezioni alle medie. Era quasi giunta a destinazione, quando sul primo tornante della via per i Resinelli  ecco un’auto parcheggiata, la stessa che aveva visto superarla poco prima.

All’interno un giovane uomo, un "biondino con i ricci". La invita a vicinarsi. Per fortuna la ragazzina è diffidente e tiene la distanza, ma ciò non le impedisce di essere raggiunta da frasi irripetibili di entità sessuale, che certo un adulto non può permettersi con una poco più che bambina. Lei è quindi corsa spaventata e urlante verso la propria abitazione riuscendo a richiamare l’attenzione solo di una famiglia vicina.

Immediatamente è scattata la segnalazione alla Questura. Successivamente grazie alla dettagliata descrizione dell’aggressore fornita dalla piccola vittima e con l’ausilio delle telecamere poste sulla strada di accesso al quartiere di Roncaiolo, gl’inquirenti sono riusciti a risalire a un uomo, P.d.B., che ieri in aula durante l’udienza preliminare di fronte al giudice Paolo Salvatore si è dichiarato colpevole, patteggiando la pena, risultata essere di otto mesi di carcere.

Il processo è stato sostenuto dal sostituto procuratore Paolo Del Grosso, mentre la parte lesa era rappresentata dall’avvocato Umberto Tomalino.
 

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