Molto significativo è stato poi l’apprezzamento ricevuto dai comitati e da Legambiente da parte dei sindaci dei comuni di Primaluna e Taceno che hanno dichiarato di essere disponibili a costituire un fronte comune a salvaguardia del territorio montano e nello specifico dei torrenti. "Questo – affermano gli attivisti locali – non può che essere l’inizio di un’attività comune e di più ampio respiro che, via via, porti tutti i comuni della Valsassina e della Valvarrone, guidati dalla Comunità Montana, a schierarsi a favore di una legge più giusta e che metta un freno allo scempio ambientale ormai in atto sul territorio di entrambe le valli".
Come auspicato già nell’articolo pubblicato su Valsassinanews lo scorso 13 settembre, lo scopo dei comitati era ed è tuttora proprio quello di costituire un movimento di più ampio respiro che coinvolga tutti i Comuni delle valli; per questo è stata organizzata la serata di Casargo che, solo per le tempistiche consigliate dall’assessore all’ambiente della Provincia di Lecco, Signorelli, non ha consentito il coinvolgimento degli altri Comuni e della Comunità Montana stessa.
A supporto di quanto sopra i comitati "non possono che ringraziare il presidente Denti per la disponibilità espressa a porre la Comunità montana come collettore della volontà dei Comuni delle valli, di rimediare ad una legislazione folle e che, come sottolineato dal sindaco di Primaluna, dietro ad una strumentalizzata necessità di sviluppo delle energie rinnovabili, sta distruggendo ambienti unici con gravi compromissioni per flora, fauna, habitat e attività turistiche connesse".
Sarà quindi la prima attività dei comitati, dopo le festività natalizie, raccogliere l’invito del presidente Denti per una riuinione in Comunità Montana, con l’obiettivo di mettere intorno a un tavolo tutti i Comuni del territorio; il documento presentato in Provincia potrà così essere discusso e condiviso da tutti i partecipanti.
I due comitati precisano infine che, "come ormai ribadito da tempo in tutte le sedi, ritengono che l’acqua e l’ambiente in generale, non hanno nessun colore politico, e quindi non si vede alcuna involuzione del movimento che da sempre è rimasto fedele ai propri ideali di attaccamento alla terra che non ha padroni. I comitati quindi provano un sentimento di stupore misto ad indignazione per delle accuse assolutamente infondate".