Se gli articoli con un’opinione dentro non vi piacciono, allora siete avvisati: cambiate pure pagina. Potrete anche dire di avere già letto qualcosa di simile negli ultimi anni, sempre su VN: per forza, siamo un giornale che non si limita a registrare astrattamente i fatti ma spesso li commenta. E non ci tiriamo indietro se si tratta di prendere le parti di un territorio (in questo caso la Valsassina) e dunque dei suoi abitanti e frequentatori. Quelli che l’amano e l’apprezzano, naturalmente. Non – per esempio di quelli che arrivano qui in un giorno nel quale è prevista neve, sprovvisti di catene. E questo accade, fin troppo spesso – oggi è successo, tanto per cambiare, protagonisti un buon numero di Tir ma anche parecchie auto. I conducenti che fanno? Si fermano e naturalmente, "padroni non a casa loro", bloccano la circolazione per montare i supporti alle gomme fermandosi dove capita, ovvero nella maggior parte dei casi sulla disgraziatissima Provinciale.
Poi, "parenti" di questi ecco gli eccessivi: chi va troppo forte o troppo piano, non sapendo in entrambi i casi come si guida in queste condizioni. Andare veloce è rischioso per sé e per gli altri, rallentare troppo sul fondo ghiacciato mette in pericolo chi ti precede; anche questo andrebbe spiegato quando si fornisce di patente uno che si metterà alla guida. E la cosa peggiora in proporzione alle condizioni, troppo spesso pietose, delle nostre povere strade. Specialmente ad inizio nevicata o più tardi quando neve e acqua finiscono per ghiacciare, le vie della Valle diventano delle vere piste (per una pulizia tardiva o inesistente, con punti critici che ormai i valsassinesi conoscono a memoria).
Fin qui l’aspetto più evidente a chi è costretto a viaggiare, per lavoro soprattutto. Ma il lavoro è fatto anche di altro, ad esempio di telefonia e connessioni internet. Vogliamo parlarne? Qua bastano poche gocce di pioggia o una nevicata anche minima perché saltino energia elettrica, reti cellulari e web. L’abbiamo scritto e ripetuto anche recentemente: ma è possibile che con tutta la tecnologia del terzo millennio salti tutto per così poco? E se il principale comprensorio sciistico della zona "chiude" baracca per la seconda volta in pochi giorni, con gli impianti bloccati dal nuovo ko dell’Enel (domani Bobbio riapre regolarmente, ndr), le interruzioni della corrente si sprecano anche altrove, così come i "tilt" telefonici e di internet nonchè – altro "classicissimo" – i segnali televisivi. Gli argomenti vanno di pari passo, così come le incazzature; uno si rassegna a non poter lavorare, per disperazione accende la televisione e… non vede un accidente.
E ci si chiede: ma come vivevamo quando c’era meno tecnologia? La risposta è fin troppo facile.
Benvenuti nella Valsassina del 2014. Se ancora riuscite a leggere questo articolo.
La foto in pagina (scattata a Casargo) è stata inviata da uno dei tanti lettori "incavolati"