AMENITA’ DALLA VALSASSINA E DINTORNI/39. ESTERNAZIONI NOTTURNE DI CICERUACCHIO



Torna, più caustico che pria, il nostro Ciceruacchio. Al quale un lettore di Valsassinanews in gita a Roma ha dedicato uno scatto dell’insegna capitolina che celebra il personaggio storico al quale si riferisce il nostro corsivista domenicale (vedi l’immagine in questa stessa pagina). Per ripagare lui e gli altri appassionati della rubrica al vetriolo di VN, ecco una raffica di "esternazioni" sull’asse Valsassina-Lecco:

* Dal cilindro del prestigiatore non sempre salta fuori  il coniglio.
Stavolta ci occupiamo del progetto di collegare la piana di Pasturo con la seggiovia di Barzio che va ai piani di Bobbio tramite un’altra seggiovia da costruire.
Questa amenità prevede un grosso parcheggio che evita allo sciatore o escursionista di salire a Barzio per utilizzare i posteggi in loco o il bus-navetta.
Il costo, solo parziale, è di 4 milioni di euro che, come al solito, caccia pantalone.
Il borgomastro di Barzio Andrea Ferrari, forte della contrarietà dei suoi cittadini, deve fronteggiare l’assalto di Alberto Denti della CM, promotore del progetto in nome, come si abusa dire, dello sviluppo della Valsassina.
Il borgomastro di Pasturo, Guido Agostoni, da buon democristiano, è d’accordo con Denti ma non vuole scontrarsi con Ferrari. Per il momento si limita a guardare dalla finestra.
Quello che non viene detto è che questo progetto (fermo da tanti anni in un cassetto) non prevede solo la seggiovia e i parcheggi ma anche l’edificazione di diversi negozi che vendono prodotti agro-alimentari e non (noleggio attrezzature sciistiche, abbigliamento sportivo). Una più piccola “Sagra delle Sagre” dove, alla fine, si venderanno anche le mutande . 
All’opinione pubblica, che potrebbe essere ammaliata da questo inesistente favore alla valle, occorre anche dire che l’insieme dell’opera comporta una consistente sottrazione di aree verdi e boschive (ci risiamo con il consumo del territorio) e una concorrenza commerciale a danno degli esercenti di Barzio, molto poco a quelli di Pasturo abitato, tranne quelli locati lungo la provinciale.
Questo è il quadro del contendere. Poi, se si vogliono raccontare delle palle, liberi di farlo.

* L’impareggiabile borgomastro di Vendrogno, Pierandrea Acerboni, ha colpito ancora.
All’ultima assemblea della CM si è lamentato col presidente Denti e con l’assessore provinciale Signorelli di non aver preso in considerazione due suoi illuminati progetti buttati lì tra un calice e l’altro.
Il primo, di prelevare acqua dal lago, portarla a Camaggiore e farla ricadere per produrre energia elettrica; il secondo, con lo stesso fine, di installare delle pale eoliche sempre a Camaggiore. Della serie: dell’ambiente non me ne frega una mazza.
A nulla sono valsi gli “affettuosi” suggerimenti a desistere da parte di Denti e di Signorelli.
Da qui la sua incazzatura.
Fortuna vuole che il nostro non si possa più presentare alle elezioni perchè dieci anni di mandato sono fin troppi. A Vendrogno tirano il fiato perchè è …. scampato lo periglio.

* Era ora che si esprimessero pubblicamente i malumori per la non ricezione dei canali televisivi ogni qualvolta nevica o piove, anche in modesta quantità.
E’ dimostrato che telefonare alle varie emittenti è solo tempo perso perchè non approda a risultati, anzi, tra le righe, ti mandano a fare tanta pupù.
Non ha senso, inoltre, prendersela con Mediaset o La7 per la non visione di quei canali digitali che non sono a pagamento. 
Il fatto scandaloso riguarda la RAI-TV che ti fa pagare un canone per vedere solo quattro canali e non anche gli altri dieci, …..  “che si vedono e si devono”, come recita lo spot del balzello da pagare.
L’unica soluzione è quella di trovare un generoso studio legale disposto a denunciare la RAI-TV per inadempienza contrattuale (i contratti per legge vanno rispettati) e con conseguente pignoramento di un suo bene, a piacimento.
Sbattendosene se il canone riguarda il possesso del televisore, che è altra cosa.

* Tra poco si svolgeranno le elezioni comunali, più di una dozzina tra valle e lago.
Trattandosi di piccoli comuni, che per campanilismo imperante non vogliono fondersi (cosa aspettano ad obbligarli, pena lo scioglimento?), si troveranno ad essere governati, per via della nuova legge, solo da un ristretto numero di assessori e di consiglieri di minoranza.
Questa forte limitazione impedirà, almeno si spera, che si presentino (o ripresentino) personaggi incapaci o che hanno dato prova di non essere adeguati a questo compito, che è sempre più impegnativo e difficile.
I prossimi borgomastri e assessori dovranno spartirsi tutte le deleghe operative che prima erano comodamente distribuite tra più persone.
In alcuni paesi della valle alcuni uscenti non si ripresenteranno (anche per doppio mandato) ma è anche un bene perchè non tutti hanno dimostrato, come dicevo, di averne la capacità. Gli esempi si sprecano.
Purtroppo, da noi contano i voti che i gruppi familiari convergono su questo o quel candidato, fregandosene delle sue attitudini a governare.
Come sempre prevalgono interessi privati di bottega urbanistica (destinazione d’uso dei terreni, indici di edificazione, ampliamento di edificati, ecc.), e non quelli che riguardano la collettività.
I programmi elettorali delle varie liste, spesso raffazzonate per beccare più voti, sono solo uno specchietto per i boccaloni.
Alcune candidature che si preannunciano ne sono la conferma.
 

* Il borgomastro di Lecco "Quaresima" non ha recentemente dormito anche di notte perchè ha intravisto la possibità di ricevere un incarico come sottosegretario nel governo Renzi.
E’ una eventualità che si è fatta strada nelle segrete stanze del PD, non è noto se prima lecchesi poi nazionali.
Molto tentato, il nostro ha poi detto di no.
Lascia però stupiti che un personaggio come Renzi, molto decisionista, quindi poco incline a far melina, abbia pensato a Brivio che, per quanto persona seria e onesta, è tutt’altro che decisionista, come dimostrano le sue performance melinare da borgomastro.
Di dorotei ce ne sono purtroppo tanti in giro per cui è meglio che Quaresima si conceda il sonno perenne a Lecco piuttosto che a Roma dove la tempistica richiede rapidità di scelte.

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AMENITÀ DALLA VALSASSINA E DINTORNI<br>ESTERNAZIONI NOTTURNE DI CICERUACCHIOAngelo Brunetti detto Ciceruacchio (Roma, settembre 1800 – Porto Tolle, 10 agosto 1849) fu un oste e un patriota italiano, che combatté per la seconda Repubblica romana, alla cui caduta fuggì con Giuseppe Garibaldi per raggiungere Venezia. Il soprannome ciceruacchio, datogli da bambino, è la corruzione dell’originale romanesco ciruacchiotto (grassottello).

[da Wikipedia.it]

 

 

 

 

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