Ecco il testo integrale della missiva, un po’ all’insegna del dispiacere per le "grane" segnalate anche dal nostro giornale, un po’ per spiegare come siano andate esattamente le cose:

Spett.le Valsassina News

siamo 2 delle persone che si sono occupate della prevendita biglietti per gli spettacoli teatrali della serie “La Pieev de rì”; in concomitanza con il prossimo evento, vorremmo farvi avere la nostra opinione su quanto accaduto nei mesi scorsi relativamente alla suddetta prevendita.

Innanzitutto siamo molto dispiaciute per i problemi segnalati da alcuni lettori, a titolo strettamente personale ci scusiamo per gli errori commessi dovuti anche alla nostra inesperienza.

Siamo a completa disposizione dei due anonimi che vi hanno scritto per chiarirci anche di persona se vorranno contattarci.

Ci siamo un po’ rammaricate di non aver letto sulla vostra testata che il Sig.Prevosto si era già scusato pubblicamente la sera del primo spettacolo utile in cartellone dopo l’uscita delle lettere sul vs.giornale, comunque puntualizziamo che l’errore della prevendita fatta non solo negli orari prestabiliti ma anche con altre modalità non segnalate sui manifesti ufficiali non è stata assolutamente una nostra iniziativa ma era una prassi già consolidata dai membri della filodrammatica in primis anche per gli spettacoli precedenti,a cui noi ci siamo adeguate (col senno di poi indubbiamente con troppa leggerezza di cui ci scusiamo di nuovo).

Siamo dispiaciute anche che i vertici dell’Associazione delle Donne del Martedì non abbiano voluto prendere una chiara posizione ufficiale sull’accaduto ed è questo il motivo per cui abbiamo deciso di scrivervi direttamente. Ci auguriamo comunque sinceramente che le attività della Filodrammatica proseguano con successo, e speriamo che questo spiacevole errore di gestione non oscuri il contributo fondamentale a livello economico e organizzativo dato dalle Donne del Martedì per la riapertura della sala teatro parrocchiale, importantissimo punto di aggregazione per un piccolo paese come è il nostro.

Cordiali saluti
Daniela Maroni e Agnese Pomi