"Il piccolo, un bambino di circa un anno, un anno e mezzo sanguinava da un labbro ed era spaventato". Racconta il volontario di Cremeno della Croce Rossa di Lecco, stava passando sulla Provinciale quando ha incontrato l’incidente. Contemporaneamente, ognuno in viaggio indipendentemente sul posto si sono trovati anche una voLontaria del Soccorso Centro Valsassina e un altro volontario della Croce Rossa di Lecco. Loro sono stati i primi ad aiutare i due feriti, mentre sia la conducente della Opel che del furgone, apparentemente, sembravano illesi, anche se sotto shock.
Il nonno, Luciano Cedro, assessore al bilancio del Comune di Ballabio, si trovava per terra dietro al furgone ribaltato, mentre il nipotino protetto dal guscio del passeggino era più avanti di una decina di9 metri, spinto dall’urto in una via laterale in coincidenza del posto dove si è svolto il sinistro.
"L’uomo era cosciente, ma non ricordava nulla dell’incidente, sembrava un po’ confuso, forse a causa di un trauma cranico o dello spavento", continua il testimone. "Di contusioni ne aveva" prosegue il soccorritore. Una volta ricoverato, infatti, i medici si sono riservati la prognosi per via del trauma cranico e hanno accertato una caviglia fratturata.
Al momento dell’urto si trovava al lato della Provinciale in un punto dove purtroppo non esiste marciapiede, qualcuno dice che si stesse recando con il nipotino (figlio della figlia dell’uomo) alla pista ciclabile, ma non è certo che sia così, anche se il luogo non è consueto per una passeggiata con carozzella.
Per il bambino la conseguenza è stata un trauma facciale, che ha suggerito il trasporto al reparto maxillofacciale pediatrico di eccellenza dell’ospedale di Bergamo. Anche la madre del piccolo ha passato momenti difficili, trovandosi a Milano è precipitosamente rientrata verso il suo bambino. La famiglia vive a Ballabio.