La celebrazione andata in scena ad Introbio giovedì sera nel ricordo delle vittime della strada ha costituito un momento di profonda riflessione per le istituzioni e per i cittadini. "Non dobbiamo mai dimenticare – dichiara Angelo Fontana presidente della Polisportiva Monte Marenzo – che ogni giorno, sulle strade del nostro Paese, più di 10 persone non tornano più a casa perché morti per incidente stradale; si consuma una vera e propria guerra, una strage a puntate per numero di morti e feriti".
"Questa iniziativa è nata con la volontà di riportare sistematicamente all’attenzione dell’opinione pubblica, il dramma degli incidenti , il dolore che ogni giorno le famiglie devono sopportare per la perdita di un caro, non sono solo le morti a destare preoccupazione: ogni anno registriamo tantissime persone ferite, si tratta di persone che spesso vedono cambiare per sempre la propria vita con esiti d’invalidità permanenti. Quest’anno vorremmo rivolgere la nostra attenzione ai soggetti più esposti al rischio di incidenti gravi, gli utenti deboli della strada: i pedoni e i ciclisti".
In occasione della giornata mondiale, anche Papa Francesco ha invitato tutti a rispettare le regole della strada: "La prudenza e il rispetto delle norme sono la prima forma di tutela di sé e degli altri”. La guida non è solo una abilità individuale ma anche una responsabilità sociale nei confronti degli altri. Per questo occorre sempre attenzione alla guida e prudenza, anche se abbiamo la precedenza e il semaforo verde.
Fontana si è unito infine alle parole pronunciate durante il Rosario recitato ieri sera presso la chiesa di Santa Caterina davanti a tante persone e a tanti ragazzi, quando ha chiesto alla Madonna e a Santa Caterina di fare un miracolo, di salvare il giovane ciclista Alessio, ricoverato all’ospedale di Lecco dopo lo spaventoso inceidente di ieri a Cremeno.