Il 2013 è stato caratterizzato da un doppio traguardo che le aziende associate al Consorzio hanno raggiunto: Incremento produttivo del 4,5%, a fronte di un generale calo, in particolare nel settore dei formaggi ad indicazione geografica protetta e un aumento, ancor più ragguardevole, delle esportazioni (+14.6%), che hanno raggiunto quasi 1.700 tonnellate.

“E’ stato un risultato importante per le aziende – spiega il presidente del Consorzio, Massimo Taddei – in quanto è corrisposto ad un deciso impegno in comunicazione. Il Taleggio sta sempre più assumendo una considerazione crescente, sia presso il consumatore che presso gli operatori, la ristorazione in particolare. Ed anche quest’anno proseguirà l’impegno per garantire una presenza di spicco sui mezzi di comunicazione, allo scopo di diffonderne ulteriormente la conoscenza.”

“Seguendo il forte interesse che stanno progressivamente assumendo i prodotti Made in Italy all’estero, anche il Taleggio – prosegue Vittorio Emanuele Pisani, direttore del Consorzio – ha visto crescere le vendite, sia nell’area UE che nei Paesi Terzi. Gli Stati Uniti, ad esempio, hanno superato la Germania, tradizionale paese leader come consumo del nostro formaggio, dimostrando la particolare attenzione degli americani ai prodotti nostrani. Anche la Francia, terra di grandi tradizioni casearie, ha incrementato di oltre il 40% le quantità vendute, segnale di un indiscusso valore del nostro formaggio. Oltre ad alcuni paesi nei quali le nostre Aziende hanno iniziato ad operare (Vietnam, Venezuela, Indonesia), giova sottolineare il mantenimento di quote importanti in Russia e Giappone, mercati emergenti su cui fare affidamento per il futuro. Ed una particolare attenzione porrà il Consorzio per tutelare e garantire il corretto uso della denominazione proprio in quei paesi nei quali le Aziende stanno affacciandosi, al fine di evitare che, come in altri casi, l’Italian Sounding non diventi sinonimo di prodotto italiano”.