"La Sig.ra Pina Scarpa mi accusa di aver offeso (immagino anche con le mie precedenti lettere pubblicate su questo giornale) i cittadini di Casargo". Ecco allora, direttamente da Parma, la replica del leader dell’opposizione:
Pensavo di non doverne scrivere altre di lettere ai cittadini di Casargo, ma nuovi avvenimenti mi costringono altrimenti.
Infatti ho letto, seppure con ritardo perché il giornale lecchese, vivendo a Parma, non è fra i miei quotidiani, un articolo-intervista nel quale la Sig.ra Pina Scarpa, Sindaco di Casargo, mi accusa di aver offeso (immagino anche con le mie precedenti lettere pubblicate su questo giornale) i cittadini di Casargo durante la campagna elettorale che ho, come da copione, abbondantemente perso.
Sono, devo ammetterlo, esterrefatto e a un tempo compiaciuto.
Esterrefatto per una polemica che non capisco dove nasca, perché sia portata avanti fin dal giorno dell’inaugurazione del Consiglio comunale e che fondamenti abbia.
Paura? Ma di che! Permalosità? Forse. Presunzione? E’ possibile.
Rimane il fatto, e lo testimoniano il mio programma elettorale e i miei scritti, che mi sono sempre limitato a un’azione di stimolo, perché emergessero le qualità dei cittadini di Casargo, sul piano dei valori, della cultura, del senso civico. Sfido chiunque a voler governare con giustizia, saggezza e qualità un paese senza transitare per questi viali. Un candidato furbo avrebbe sorvolato e consolato. Io invece ho stimolato, forse anche con toni crudi come possono essere quelli della verità, peraltro mettendo in essere una strategia politicamente suicida. Perché, caro Sindaco, io non volevo vincere, ma convincere e comunque non vincere senza convincere. Altro che “insulti” perché non ho vinto. Non ho vinto perché il mio messaggio che puntava sui valori prima ancora che sulle opere non è piaciuto. Tutto qui. Ne prendo atto con assoluta serenità e anche, lo confesso, con un pizzico di recondita soddisfazione per lo scampato pericolo di una carica che, viste anche queste polemiche, mi avrebbe impegnato oltre le previsioni.
Sono però anche compiaciuto perché evidentemente ho messo il dito nella piaga e le mie considerazioni forse non erano poi così tanto peregrine. Infatti penso che se il Sindaco Scarpa ha voluto scrivere quanto ha scritto al mio riguardo, forse rappresenta non solo se stessa, ma anche un folto gruppo di cittadini.
Detto questo, qui affermo di voler troncare una polemica inutile, frutto evidentemente anche di fraintendimenti. E anzi, rivolgo al Sindaco Scarpa sentimenti di cordialità, pur non dimenticando che è un mio (feroce?) avversario in termini programmatici.
D’ora in poi, caro Direttore, se dovessi mai scriverle ancora qualcosa su Casargo e lei volesse gentilmente ospitarmi, parlerò solo del tempo.
Come fanno gli inglesi, quando chiacchierano sorseggiando il tè.
Quanto al mio compito di capogruppo di minoranza, qui affermo che si svilupperà in tre punti semplici, lineari e leali: 1. controllo dell’operato dell’Amministrazione in carica; 2. sostegno al mio programma che inizia dai valori; 3. formazione di un gruppo di giovani che possano un domani guidare Casargo, con capacità e senza polemiche inutili.
Prof. Renato Scandroglio
(Capogruppo di minoranza