PATRIMONIO CULTURALE, MOLTO DA FARE MA SE N’È PARLATO TRA POCHI INTIMI



Tante le idee esposte al convegno dedicato al patrimonio culturale tradizionale organizzato da Res Musica e Comunità montana nella mattina di sabato 21 giugno. L’incontro pubblico dal titolo Il patrimonio culturale tradizionale fra conservazione, benessere sociale e sviluppo economico ha sostenuto la necessità di un nuovo modello di valorizzazione del patrimonio tradizionale comprendendo un forte coinvolgimento delle attività ricettive, delle associazione e delle aziende del territorio.  

http://www.valsassinanews.com/image/original/15594.jpgInserito nel calendario eventi del festival Voces – musica tradizionale e antica, tre sono stati i punti fodamentali attorno cui discutere: l’importanza della conservazione e valorizzazione del patrimonio delle comunità locali; un nuovo modello di progettualità culturale nella quale la cittadinanza si riconosca e di cui benefici in termini sociali ed economici; ed una politica culturale capace di essere motore di sviluppo
 
Ci si è chiesti se non vadano ripensate alcune modalità del progettare l’intervento culturale, a partire dal fatto stesso che l’intervento culturale vada ‘progettato’, dunque inserito in una rete di compartecipazione e collaborazione. Punto di partenza potrebbe essere il patrimonio culturale già a disposizione della comunità, che va conosciuto, compreso e valorizzato.
 
Se il fine è coinvolgere il cittadino nella produzione culturale, è probabilmente meglio partire da una progettazione nella quale egli possa riconoscersi e avere parte attiva in quanto membro di una comunità che si dà da fare sul proprio patrimonio.Non sarebbe quindi opportuno pensare a un modello di sviluppo nel quale la ‘cittadinanza attiva’ trovi nella progettazione della cultura il modo più naturale di esprimersi in quanto ella si riconosca nella propria ricchezza culturale?
 
A confrontarsi sul tema, ospiti di Angelo Rusconi, musicologo e presidente di Res Musica – Centro ricerca e promozione musicale, sono intervenuti amministratori locali, esperti e personalità attive nell’offerta culturale del territorio della comunità montana.
 
Marco Benedetti, assessore alla cultura in provincia di Lecco, ha sottolineato l’importanza di fare della cultura un volano economico; rendere un bene culturale anche un bene economico ne facilita la conservazione e la promozione con un circolo virtuoso. Riconoscendo i meriti dell’ente provinciale nel cordinamento delle iniziative culturali ci si è chiesti chi possa raccoglierne il testimone dopo il definitivo scioglimento della giunta.
 
Enrico Elli, omologo di Benedetti per la provincia di Monza e Brianza ed anch’egli in quota Lega Nord, ha sostenuto la necessità di un’identità culturale condivisa da raggiungere soprattutto rivalutando il patrimonio culturale locale. Persa ormai ogni speranza nel volano Expo in questo settore, Elli individua nello spirito identitario montano, contrapposto alle città di pianura più contaminate, una leva a sostegno di attività di scavo nel passato.
 
Alla necessità di un progetto di crescita che porti alla consapevolezza del proprio territorio, della sua impronta culturale e della sua ricchezza turistica, ha dedicato il suo intervento Edo Bricchetti, professionista nella gestione dei beni culturali. Interventi da fare subito ma pure bene devono rianimare e dare gli strumenti per una cultura genuina, occorre poi mantenere un approccio didattico e scientifico, e soprattutto fare rete sia tra promotori culturali che tra amministrazioni.
 
Sostegno fondamentale alla realizzazione di progetti culturali proviene dalla Fondazione della provincia di Lecco onlus. Emilio Amigoni ha esposto all’assemblea le cifre e le destinazioni dei finanziamenti. Senza intervenire nel merito delle proposte ma mettendosi al servizio dei promotori culturali, la Fondazione predilige iniziative che coinvolgano progettualmente il territorio, si impegna infatti a finanziare per 50% le proposte culturali selezionate, mobilitando le realtà locali per la quota rimanente. Nell’ultimo anno con questo sistema sono affluiti nel solo territorio valsassinese oltre un milione di euro, e in rapporto alla popolazione la Valsassina ha usufruito di maggiori risorse rispetto agli altri comuni della provincia.
 
Sono poi intervenuti esponendo alcuni esempi di eccellenza nella proposta culturale locale Massimo Pirovano per il Museo demoetnoantropologico dell’alta brianza a Galbiate; Serena Gianola per illustrare l’uso del marchio commerciale ”premana” anche a fini di promozione culturale e turistica; Daniele Invernizzi per la Rassegna organistica valsassinese, giunta alla 43^ edizione coniugando la valorizzazione del patrimonio organaro locale con la riscoperta artistica delle chiese in cui questo è inserito, promuovendo inoltre il territorio attraverso masterclass internazionali e dedicando particolare attenzione alla copertura mediatica – sono infatti disponibili sul canale YouTube le registrazioni dei concerti. Hanno chiuso l’incontro gli interventi di Marco Sampietro per l’associazione primalunese Amici della Torre e di Pierfranco Mastalli per Legambiente Lecco
 
 
 

 

 

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