Già qualche giorno fa, l’ufficio stampa dell’A.O. lecchese aveva ditamato un comunicato relativo ad una serie di situazioni "non previste" che avrebbero costretto l’ospedale cittadino a "rimodulare l’erogazione delle prestazioni radiologiche", rassicurando peraltro sulla "assoluta temporaneità della situazione". L’azienda ospedaliera ha infatti richiesto a Regione Lombardia l’anticipo di “deroga su un posto a tempo determinato per la tempestiva copertura di uno dei posti vacanti” nella Struttura di Radiologia.
Ecco il comunicato completo diramato qualche giorno fa, che risponde in qualche modo alla denuncia della nostra lettrice:
"La concomitanza di più situazioni non previste (recenti dimissioni da incarichi, congedi per gravidanza, assenza per infortuni a lunga risoluzione e malattie) , nonché l’avvicinarsi del periodo estivo, sta comportando più di una criticità nell’attività della Struttura di Radiologia dell’Ospedale Manzoni di Lecco.
L’Azienda Ospedaliera ha deciso, così, di rimodulare complessivamente l’erogazione delle prestazioni radiologiche che subiranno, inevitabilmente, una riduzione temporanea dei consueti volumi di attività per gli utenti esterni .
Naturalmente verranno garantite totalmente le prestazioni per i pazienti ricoverati in reparto e in Pronto Soccorso e per tutte le urgenze che si verificheranno.
La criticità è stata comunicata sia all’ASL che alla Regione, specificando che la riduzione (di circa il 50%) dell’attività ambulatoriale per gli utenti esterni interessa , in particolare le seguenti prestazioni:
• Radiologia scheletrica tradizionale
• Ecografia
• Diagnostica gastroenterologica
• Mammografia ed eco-mammaria (solo ad agosto)
• Tac (solo parzialmente)
Per contenere il più possibile la durata del periodo critico , l’Azienda Ospedaliera si è già mossa. Intanto ha richiesto a Regione Lombardia l’anticipo di “deroga su un posto a tempo determinato per la tempestiva copertura di uno dei posti vacanti”. Contestualmente, è stato deciso di bandire a luglio , non appena si concluderanno gli esami delle scuole di specializzazione, due incarichi a tempo determinato: tale tempistica è condizionata dal fatto che precedenti bandi per supplenze sono andati deserti per la difficoltà di trovare specialisti disponibili.
L’Azienda Ospedaliera si scusa con l’utenza esterna per i possibili disagi e per l’inevitabile allungamento dei tempi di attesa , ma la rassicura sulla assoluta temporaneità della situazione".