La Biblioteca civica ”Aldo Moro” del comune di Cremeno ha il piacere di invitare tutta la cittadinanza all’evento ”Sulle note di Ernesto Esposito”, in memoria del celebre compositore e musicista valsassinese di adozione. L’iniziativa, che vedrà la partecipazione e l’intervento in prima persona delle figlie del maestro Esposito, si compone di due appuntamenti, entrambi fissati per domenica 20 luglio a Maggio di Cremeno, dove Ernesto ha trascorso molti anni della sua vita.
Un primo momento dedicato alla biografia di Ernesto Esposito è previsto nella sala civica di vialla Carnevali alle 17.30 con proiezioni di immagini e ascolti delle musiche scritte dal maestro.
In serata, alle ore 21, in chiesa parrocchiale si terrà un concerto alla memoria per scoprire o riascoltare le composizioni musicali del musicista che a Maggio stabilì la sua residenza.
Nato a Milano nel 1939, Ernesto Esposito, alla ricerca di un ambiente tranquillo in cui proseguire le sue attività musicali, scelse la Valsassina ove si appassionò alle scienze naturali e alla fotografia.
Musicista precoce, pluridiplomato al conservatorio ‘G. Verdi’ di Milano, iniziò prestissimo l’attività di concertista e collaborò a diverso titolo con la Rai.
Predilesse poi la direzione corale. L’attenzione al canto e alla parola caratterizzarono anche le sue composizioni, sin dall’amicizia con Salvatore Quasimodo di cui musicò alcune poesie. Al coro dedicò l’attività didattica a Bari per poi ottenere la cattedra di pianoforte al conservatorio di Milano.
Proseguì al contempo l’attività di compositore, con particolare attenzione alla musica sacra, e di ricercatore, con collaborazioni con l’istituto De Martino per il quale curò le trascrizioni di musica popolare del nord Italia.
Le sue composizioni vennero trasmesse da diverse radio nazionali e regionali. Insieme ad altri professionisti inoltre fondò realtà musicali tra cui l’orchestra sinfonica di Lecco.
Collaborò negli anni Novanta con la rivista specializzata ‘Amadeus‘ e con diverse case discografiche. Nel frattempo la composizione corale divenne l’interesse principale, portò la sua esperienza a formazioni corali non professioniste e organizzò seminari sulla musica del Novecento.