La simpatica “antipatia” del Vitali, unita all’esuberante affabilità dei Sulutumana hanno fatto il resto. Così sono andati in scena i racconti esilaranti delle avventure di Gasperino Salvini alle prese con la signora Corseri e i suoi salumi mantovani, mischiati con della bella musica fino ad arrivare al gran finale con il fantastico racconto sulla befana che sposò babbo Natale e le emozionanti note della canzone “liberi tutti”.
Due ore passate sintonizzati con il palco, ascoltando ogni parola e sicuramente, riflettendo sul modo con il quale, sia Andrea Vitali che il gruppo Sulutumana hanno scelto per comunicare col pubblico: il ricordo, la poesia, la musica e l’ironia che i fatti quotidiani ci regalano. Questo è stato in parole povere lo spettacolo di ieri sera in piazza a Maggio di Cremeno.
“All’alimentarista Gasperino Salvini non gliene fregava più niente. Ormai era un uomo soddisfatto. Trentacinque anni di macelleria. Tre case fatte: la prima per sé e la moglie, poi una per uno ai due figli, un geometra e un ragioniere. Pagate in contanti, tac tac, sull’unghia. Niente mutui. Il conto in banca: avrebbe potuto far piangere il direttore se gli fosse venuto l’uzzolo di spostarlo. La televisione a colori, tra le prime in paese: e due, piazzata una in sala da pranzo l’altra in camera da letto” .
Tratto dal libro "La Carne" di Andrea Vitali.
Liberi tutti – canzone dei Sulutumana