50 ANNI DI SOCCORSO ALPINO CELEBRATI A INTROBIO. ‘C’È POSTO PER I GIOVANI’



C’erano proprio tutti: capi vecchi e nuovi, soccorritori di oggi e di ieri con aneddoti, ricordi e quant’altro – tutto all’insegna dell’attività del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico a Lecco e in Valsassina. 40 minuti di un bellissimo video con casi di intervento e immagini a volte esaltanti, altre tragiche ma tutte mai banali e volte a rappresentare un’opera indispensabile a far sì che nel 2013 si siano registrati "solo" 4 infortuni mortali sulle nostre montagne contro gli 11 dell’anno prima.

Potremmo scrivere qui di questi racconti, dei vari riferimenti divertiti al "goccetto" che in questo ambiente (a lavoro compiuto) non manca mai, dei progetti in corso e da compiere; ma la realtà più importante è lo scopo della serata che, grazie ad esempi assolutamente esaltanti è stato raggiunto dai promotori: quello di affascinare in particolare i giovani. Perché, come è stato ripetuto più volte, di spazio per nuove leve ce n’è – e in definitiva accostarsi al Soccorso Alpino è semplice: basta avere meno di 45 anni e portare un certificato di sana costituzione. Ma soprattutto: "Crederci".

Un invito esplicito ad avvicinarsi a questa branca particolare del volontariato che, hanno ammesso gli interessati, è certamente interessante e al netto di molti sacrifici è forse meno onerosa di altri tipi di assistenza. Se non altro perché si svolge in montagna, teatro di bellezza e fascino impareggiabili.

Tra i tanti momenti interessanti della serata all’oratorio introbiese, la "carrambata" con salvatore e salvato: l’imponente Riccardo, precipitato a maggio sulle nostre montagne e recuperato da Antonio Pomoni (eccoli nella foto qui sopra). Dopo 50 giorni in ospedale l’infortunato ora è venuto a ringraziare pubblicamente il soccorritore della Stazione Valsassina che gli ha salvato la vita "e già che c’era ha anche riportato a valle la mia fidanzata".

serata CNSAS Introbio (25)E ancora, Taceno e Introbio che si adoperano per la piazzola notturna di atterraggio dell’elisoccorso, la nuova Baita "Ciapin" a Bobbio che servirà anche come centro didattico ("Anche se abbiamo ricevuto una richiesta ufficiale per organizzarci dentro una festa…") e ancora tanti numeri: 31 anni di attività – ma non sono tutti concordi sulla nascita fissata nel 1983 della Stazione Valsassina e Val Varrone) 55 volontari nelle tre squadre "storiche" di Dervio, Premana e Barzio un tempo mini stazioni autonome poi aggregate, il bilancio degli interventi dell”ultimo anno con 33 chiamate per escursionisti in difficoltà ed una sola per un alpinista e tanto, tanto altro ancora.

> GUARDA L’AMPIA PHOTOGALLERY DELLA SERATA

La sala era affollata, la speranza è che da serate come questa si accresca la sensibilità alla sicurezza in montagna e magari scocchi la scintilla perché qualche nuovo soccorritore alpino entri in servizio a breve. Recentemente, a fronte di qualche abbandono per limiti di età, si sono registrati tre nuovi volontari.

 

 

 

 

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