Vediamo allora le tanto attese (e temute) cifre: per l’Imu si passa dal 7.6 per mille all’8 per mille per le aree edificabili e immobili di categoria D (vedi prospetto), tutte le altre categorie pagheranno l’8,5 per mille ad eccezione delle prime case. Nel fissare le aliquote (che aumentano di 0.9 per mille per le seconde case e dello 0.4 per i capannoni) spiega il sindaco Marisa Fondra, si è fatta una “scelta mirata per contemplare le necessità degli imprenditori, aumentando soltanto 0.4 punti rispetto alle aliquote del 2013” La Tasi (imposta sui servizi indivisibili) è stata fissata al 2 per mille e verrà pagato soltanto dai proprietari delle prime case.
La Tari, imposta che serve per coprire i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti è identica a quella della Tares del 2013 con la differenza che il contribuente non dovrà versare i trenta centesimi al metro quadro richiesti dallo stato. Per questo motivo, le tariffe (Tari) avranno una leggera riduzione in quanto la base di calco è diminuita e verranno beneficiate le utenze domestiche.
Altro importante punto dell’ordine del giorno era l’approvazione del bilancio preventivo dell’esercizio 2014. Mancano all’appello 69 mila euro che verranno recuperati in parte con l’aumento dell’Imu. Per quanto riguarda le opere in paese, non sono previste dei grandi lavori, l’avanzo di bilancio del 2013 verrà utilizzato per sistemare le strade, il patrimonio e alcuni interventi resi necessari dalle condizioni atmosferiche degli ultimi mesi.