L’INCHIESTA/VORAGINE, UN’EMERGENZA AMPIAMENTE ANNUNCIATA – Parte I



Lo sapevate? Circa diciotto anni fa, esattamente il 28 agosto del 1996, una porzione gigantesca di terreno franò a pochi metri da dove oggi si è spalancata la maxi fossa al bivio della Strada Provinciale n. 64. Un campanello d’allarme, che comportò lavori e – guarda caso – un "by pass" del tutto simile a quello in fase di realizzazione a Cremeno.

Molti se lo ricorderanno, ma è bene porre grande attenzione a quel "prologo" (o Episode One, se vogliamo dare un senso cronologico a quanto sta avvenendo ora).

A DESTRA UNA SIGNIFICATIVA IMMAGINE DEL MAXI SMOTTAMENTO
AVVENUTO A CREMENO NELL’AGOSTO DEL 1996
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La nostra inchiesta parte però da ancora più lontano: addirittura da quasi sessant’anni fa.

Siamo nel lontano 1955, le immagini sono ancora nel caratteristico bianco e nero. Ci aiuta nel nostro approfondimento una fotografia ormai "d’epoca", gentilmente messa a disposizione di Valsassinanews dall’archivio Arrigoni: eccola qui di seguito, confrontata con uno scatto (a colori) effettuato in questi giorni più o meno dalla stessa angolazione.

La prima cosa che si nota rispetto a oltre mezzo secolo dopo è che nell’altro millennio il terreno appare moilto ma molto più "basso" in confronto a come è oggi. Guardando la foto del ’55 si vede chiaramente che, a destra dello stop, c’è un avvallamento – mentre ora in quel punto insiste un giardino a livello della strada. Là sotto scorreva e scorre anche oggi (intubata però) una fiumetta, un affluente del Pioverna che scende da Moggio e Cassina.

Passano gli anni, esattamente 41, e succede il patatrac (il primo della serie): viene giù una enorme "fetta" di terreno nella zona del curvone che da Maggio porta al bivio – sotto a quello che al giorno d’oggi è un mini parcheggio in via Pascoli. Uno smottamento clamoroso, di dimensioni eccezionali e che mette in difficoltà la viabilità dell’area, preoccupando un po’ tutti.

Anche in questo caso, ecco due immagini a confronto: la prima si riferisce appunto al 1996, la seconda è stata tratta in questi giorni da Google Street View:

Fin qui la storia, il passato (comunque abbastanza recente). Del passato si dice sempre che serve ad insegnare, che va ricordato non per principio oppure per "amarcord" fini a loro stessi bensì per evitare di ripetere gli errori di un tempo. Chi abita in zona e ci ha dato lo spunto per questa inchiesta ci ha appunto fatto memoria di come era una volta quest’area e di quanto è accaduto successivamente. Ne parleremo domani, nella seconda puntata di questa "indagine sulla voragine": di certo qualcosa è andato storto, se solo 18 anni fa la natura ha dato un’ammonizione a tutti noi e oggi (malgrado gli interventi di allora) il cartellino esibito nuovamente dalla terra su cui passiamo assume una colorazione sempre più vicina al rosso.

VORAGINE DI CREMENO: GIORNO TRE. <BR>AREA ISOLATA, SI LAVORA PER I SERVIZI

Nella seconda parte dell’inchiesta (venerdì 1 agosto):
le cause degli smottamenti, le conseguenze per la popolazione e le istituzioni, i possibili rimedi, gli enormi costi da sostenere
 

 

 

 

 

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