DOPO IL TAR/”TREMI CHI HA BARATTATO L’ACQUA BENE COMUNE PER UN PUGNO DI €”



Il riconoscimento regionale della bandiera verde conferito al Comitato “Salviamo i nostro Torrenti” di Premana e Pagnona da Lega Ambiente, riconoscimento che ha avvalorato l’impegno della la popolazione a salvaguardia del territorio, è considerato dagli attivisti premanesi "un motivo ulteriore per allargare il fronte d’azione contro la proliferazione selvaggia degli impianti minidrolettrici sul territorio".

"Riteniamo dunque estremamente importante – sottolinea il Comitato in una nota – rendere noto la sentenza del TAR del Lazio (n. 4275 del 29 aprile 2013) dove, come specificato anche dalle linee guida del D.M. del 19 Settembre 2010, per la realizzazione di impianti di produzione da energia rinnovabile, sono ritenute illegittime le misure compensative a carattere monetario. In altre parole e come ben specificato sulla sentenza del TAR sono legittime solo le misure di compensazione ambientale e territoriale. Sarà dunque nostra premura inoltrare, in maniera ufficiale, a tutte le istituzioni direttamente interessate il testo della sentenza; quindi oltre al Comune di Premana e agli altri Comuni interessati, tale documento verrà inoltrato alla Comunità Montana, alla Provincia di Lecco e alla Regione. Alla luce di questa sentenza ci chiediamo se le convenzioni stipulate da alcune amministrazioni possano ancora ritenersi valide e quindi possano offrire le garanzie minime in termini economici ed ambientali al fine di tutelare il territorio".

Il Comitato di Premana conclude auspicando che "il baratto “acqua-soldi” non ci metta nella malaugurata situazione di ritrovarci cornuti e mazziati".
 

> LA SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO CONTRO IL "BARATTO ACQUA-SOLDI"


  

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