Non lo dice ma lo fa intendere, Carlo Molteni, che a inizio vicenda giudiziaria, qualcuno tra i consiglieri della Comunità Montana della Valassassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera gli dava del Don Chisciotte pronto a lottare contro i mulini al vento. Allora c’era in ballo l’ultima tranche di pagamento della infrastruttura Linkem, che doveva portare internet veloce in un territorio non ancora percorso da tutti i gestori ora presenti, alle spalle un finanziamento di un milione di euro elargito dalla Regione Lombardia per coprire il divario tecnologico che penalizzava le nostre zone.
Qualcosa era andato storto e gl’impianti non erano considerati all’altezza dei capitolati d’appalto, insomma la rete non fuzionava come doveva.
Ecco che Molteni, in quel momento presidente della CM, preme per far causa a Linkem; ma non tutti sono d’accordo, alla fine il suo direttivo sceglie di seguirlo e oggi si gode la vittoria di primo grado e l’atteso rimborso di più di un milione di euro. "I soldi pubblici si difendono fino in fondo, tanto più che non sono di tasca propria, ma di tutti – introduce Molteni, proseguendo – Per me è una grande soddisfazione perché la sentenza ci ha dato ragione su tutti i fronti. Quel finanziamento della Regione era una nota di merito per la Comunità Montana e una opportunità per il territorio, e finì per essere visto con discredito".
Questa quindi la molla che ha fatto scattare la mosca al naso. "Questa vittoria dimostra che anche il Pubblico può reagire e far valere le proprie ragioni. Anzi si deve salvaguardare i fondi pubblici se si è nella convinzione di essere nel giusto".
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Scritto da: Redazione Valsassina – 02/08/2014
C.M. e provider di internet erano in causa da anni per la qualità della fornitura del servizio della società – ritenuta vicina alla Compagnia delle Opere. La Comunità Montana aveva chiesto il rispetto degli accordi, mentre il fornitore a sua volta pretendeva il risarcimento dei danni.