Abbiamo già dato conto dell’eccellente progetto di studi realizzato nelle scuole medie valsassinesi. ”Il nostro viaggio” ha coinvolto i 105 ragazzi all’ultimo anno delle scuole secondarie di Cremeno e Introbio. Un approccio interdisciplinare ha reso gli studenti protagonisti di diversi percorsi, fisici e mentali, finalizzati alla scoperta e all’analisi delle tragedie del ventesimo secolo.
Il tutto si è concluso con una installazione artistica molto apprezzata in cui i ragazzi hanno potuto esprimere le loro sensazioni su argomenti di non facile approccio. Al viaggio d’istruzione ad Auschwitz Birkenau ha preso parte anche il film-maker Marco Riva che ha trasferito in un breve filmato la sua esperienza con i giovani studenti.
Ne è nato Distopia geometrica, che il regista illustra con queste parole ”Il trovarsi all’interno di una struttura, creata in modo ordinato e impeccabile per compiere uno dei crimini di guerra più atroce di tutta la storia, mi ha portato a immaginare una forma irregolare che, nonostante la sua costruzione geometrica e la sua apparente stabilità, non riesce ad interagire con lo spazio circostante”.
”Come per il poliedro di Dürer, (Melacholia I, incisione 1514) rappresentazione della materia prima appena intaccata dall’opera umana e quindi in equilibrio instabile, anche la forma nel video convive con il tentativo di collocare in un impianto di forme e convenzioni una struttura che non è disposta in alcun modo ad adattarsi ad esso”.
Distopia significa infatti ‘utopia negativa‘. ”Previsione, descrizione o rappresentazione di uno stato di cose futuro, con cui, contrariamente all’utopia e per lo più in aperta polemica con tendenze avvertite nel presente, si prefigurano situazioni, sviluppi, assetti politico-sociali e tecnologici altamente negativi”.
Il filmato è visibile a questo link