La guarigione è un miracolo, ma è un segno che conferma il messaggio di questo episodio: Gesù ha il potere di perdonare i peccati. E questo potere che aveva Gesù continua nella Chiesa, alla quale Gesù lo ha affidato dopo la sua Risurrezione “Ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi…”
La conversione che noi esprimiamo nel sacramento del Perdono (Confessione) è la penitenza della vita, spesso inevitabile che dobbiamo accettare gioiosamente.
Questo atteggiamento penitenziale comporta un’autentica lista di penitenze, così come la rischiosa vita quotidiana come sforzo cristiano di superamento e sopportazione; l’aiuto e il servizio al prossimo attraverso gesti di amore, comprensione e pazienza; il sorriso e il silenzio quando siamo tentati di restituire una mancanza di riguardo; la sollecitudine nell’accogliere e accettare gli altri quando è facile il gesto cattivo, lo sgarbo, la sciatteria; la protesta e la denuncia delle ingiustizie quando è comodo tacere; l’avvicinare l’emarginato che nessuno vuole; l’amore e l’accettazione di chi ci risulta insopportabile per un difetto o per l’altro; il dimenticare le proprie pene, i propri problemi e dispiaceri per ridere con chi è felice, o ha bisogno di sorridere ecc.
Questa è la penitenza della vita che esprime la nostra conversione a Dio.
Mc, 2, 1-12
Don Graziano Bertolotti, vicario parrocchiale