Oltre ai dovuti ringraziamenti a tutti quelli che hanno reso possibile la presenza degli operatori turistici in Sagra (Ceresa Srl e Comunità Montana su tutti) e allo staff di ragazzi e volontari che per i nove giorni della grande mostra hanno gestito il punto info, Stefano Gianola e Silvia Strada fanno il bilancio dell’operato.
Ed è un bilancio positivo: “avere un tavolo pieno di materiale da distribuire non è trascurabile. Significa che una volontà di promuoversi c’è” spiega Stefano Gianola presidente dell’associazione. “Siamo andati Comune per Comune a chiedere materiale informativo e abbiamo ricevuto tanti depliant e brochure e questo fa piacere” commenta Silvia Strada, collaboratrice di Alta Valsassina.
Altro punto importante da evidenziare nel primo bilancio a caldo di nove giorni di Sagra è quello del questionario che Alta Valsassina ha chiesto ai visitatori di compilare. “Il parere dei turisti è molto importante per capire e misurare le aspettative dei visitatori e i punti di criticità del turismo in Valsassina e dall’analisi degli 850 questionari compilati e restituiti verrà fuori un bel riscontro su quello che la gente pensa sull’argomento” spiega Gianola.
Sicuramente la presenza di Alta Valsassina in Sagra in modo attivo e funzionale è un segnale forte per il turismo in Valle. Il materiale sul tavolo è una spia che se sollecitati gli amministratori cercano di essere presenti, ma il turismo in Valsassina deve essere ancora “sviluppato”.
“La prima cosa che si nota è l’estrema frammentazione delle informazioni: mentre dell’Alta Valle avevamo una brochure unica e alcuni depliant che raggruppano iniziative organizzate e condivise tra gli operatori, di tutti gli altri paesi avevamo materiale di singoli operatori, Pro loco, Comuni, associazioni, parrocchie, singoli eventi, mostre, e via dicendo… Pur nell’abbondanza delle informazioni, un occhio più critico avrebbe notato poi vistosi “buchi” e una generale mancanza di coordinazione, concettuale e, tanto meno, grafica”.
“Proprio il progetto di allargamento che abbiamo proposto negli scorsi mesi a tutta la Valsassina, e che prenderà corpo nelle prossime settimane, ha l’intento di superare questa situazione, che ricorda molto bene quello che succedeva in Alta Valsassina dieci anni fa. Con l’esperienza maturata in questi anni” spiega Stefano Gianola, “dunque, crediamo di sapere come muoverci e la nostra presenza in Sagra non è che il primo passo per cercare di fare sistema e rete con tutti quelli che hanno capito che il turismo è una risorsa importante, anzi, importantissima per la Valsassina e che se organizzata e soprattutto coordinata bene sarà fonte di ricchezza per il territorio”.
Gianola si appella agli amministratori, ma anche alle associazioni e agli imprenditori perchè tutti insieme, ognuno nel proprio ruolo, possano fare della Valsassina un luogo dove il turismo cammini con le proprie gambe. “Dobbiamo superare il concetto – insiste ancora Gianola – che la salvaguardia e la promozione del territorio siano sufficienti e che basti poco per mantenere un ambiente ordinato e soddisfare cosi il turista.
Questo è solo l’inizio: il punto focale di tutto il nostro lavoro è la consapevolezza che il turismo è un’attività economica che necessità di una grande organizzazione, che le aspettative dei turisti sono sempre più rivolte ai servizi offerti e che i risultati, perchè siano reali e sostenibili, si devono conteggiare con il numero di posti di lavoro creati”. Gambe per camminare ma testa per pensare, e questa testa deve essere sicuramente ‘aperta’ e con una visione generale e organica del turismo.
Gianola avvierà da subito i contatti (anzi, continuerà con i contatti) per l’allargamento dell’associazione: le prospettive sono buone ma ovviamente ci dovrà essere tanta buona volontà e tanta mentalità aperta ai cambiamenti e alle innovazioni, accanto alla consapevolezza che oltre alle flange, i formaggi e le forbici, la Valle ha un’altra ricchezza chiamata turismo.