Nell’ultimo  consiglio comunale è stato  deliberato l’innalzamento dell’aliquota base dallo 0,76 allo 0.9 per cento – l’aliquota massima applicabile è per legge stabilita al 10.6 per mille. Confermate invece le aliquote per l’immobile destinato ad abitazione principale e  per le aree edificabili ,dove non sono state registrate variazioni rispetto al 2013. I contribuenti entro il prossimo 16 dicembre dovranno effettuare il versamento del saldo  tenendo conto della maggiorazione. Un aumento stimabile in qualche decina di euro per immobile, conto ovviamente più salato per gli edifici dotati di rendita catastale più alta come per esempio gli immobili strumentali di categoria catastale D.

La sensazione è che la morsa fiscale sulle "seconde case", per la verità genus molto ampio che contempla varie tipologie di immobili, da qualche anno in costante ascesa sia ben lontano dall’arrestarsi, e cresce dunque la preoccupazione per la Tasi, per la quale il Comune non ha ancora adottato le relative delibere.

Comprensibile il malcontento specie tra i villeggianti  dove la notizia è stata diffusa con dei cartelli affissi negli androni e nelle bachece dei condomini. Penalizzati anche i residenti molti dei quali proprietari di immobili  rurali non strumentali, quali per sempio cascine e stalle, che vedranno i loro immobili  gravare ancora di più sul bilancio familiare, benchè per la maggior parte dei casi privi di una effettiva redditività.

Appena conclusasi la tornata di avvisi di accertamento sull’ici per il 2010 e 2011 recapitati direttamente da Mondovì, seguito appalto ad una ditta esterna da parte del comune, nuova tegola quindi per i contribuenti mentre la crisi del mercato immobiliare testimoniata dai numerosi cartelli presenti in Alta Valsassina "Vendesi" ed "Affittasi" non accenna ad arrestarsi.

L’avviso esposto  a Casargo