Si era presentato come l’uomo delle regole, degli ideali e della cultura che rifuggiva i piccoli interessi personali ed i piccoli egoismi di paese e quindi la notizia che per conto del professor Renato Scandroglio sarebbero state realizzate opere edilii non autorizzate stride non poco con l’immagine che Scandroglio ha dato di sè.
Nell’occhio del ciclone la tettoia realizzata poco alle spalle del cancello che conduce all’abitazione del professore, tra Indovero e Narro (vedi foto in basso). Un’opera in ferro e plastica con lo scopo di copertura che sarebbe stata posta senza che prima fosse presentata alcuna domanda né ottenuta nessuna autorizzazione. I fatti ad inizio agosto con un primo sopralluogo del messo comunale di Casargo che avrebbe constatato l’assenza delle indicazioni di cantiere e presentato una segnalazione in merito. In Comune di domande per la realizzazione dei lavori nessuna traccia e anche le ulteriori verifiche non avrebbero portato ad alcun riscontro con la successiva notifica all’interessato della sospensione dei lavori.
Alle elezioni – e nell’infuocato post-voto – il professore di Parma non si era tirato indietro, nonostante si trattasse di una sconfitta per certi versi annunciata, ed è facile presumere che anche ora non lasci cadere la cosa. A Casargo ci si aspetta un settembre rovente, a partire dal primo consiglio comunale.