Una ritorno significativo quello dell’autore in quel di Barzio. E’ infatti la seconda volta per Andrea Vitali, dopo il precedente di molti anni fa nel quale lo scrittore ancora esordiente venne accolto da una decina di persone. Ben diversa l’accoglienza riservatagli ieri sera. Accompagnato dal libraio Bruno Biagi, il romanziere ha svelato la nascita, tra il vissuto e la fantasia, di alcuni personaggi particolarmente curiosi protagonisti dei suoi ultimi due romanzi.
Vitali ha caratterizzato il lago come elemento essenziale della sua vita e delle sua storia, dunque medesimo ruolo ha voluto che il Lario ricoprisse anche nei suoi racconti.
E l’autore non ha risparmiato esilaranti aneddoti, tanto reali quanto incredibili allo stesso tempo, sul rapporto tra abitanti di bellano e le acque del lago. Estremamente divertenti anche i siparietti dedicati alla passione per le bocce dei bellanesi.
Andrea Vitali non si è fermato ai suoi romanzi, immergendo il pubblico barziese in racconti di vita vissuta e tramandata, narrata a braccio con la stesso stile che tratteggia la sua penna.
Recente la decisione dell’autore di abbandonare l’ambulatorio medico, ”troppe storie da raccontare in testa e tanti libri da leggere e rileggere, e troppo poco tempo per fare tutto”, ha spiegato Vitali.Ed è occasione per svelare progetti recenti e futuri, come ad esempio una serialità dedicata ai racconti natalizi, e una diversa declinazione della professione medica dedicata al lavoro artistico con malati psichiatrici (insieme a Gian Battista Galli dei Sulutumana).
Il pubblico, oltre ad aver partecipato numeroso, ha mostrato di aver molto apprezzato l’incontro con l’autore. Nonostante il clima gelido, gli aneddoti ricostruiti da Andrea Vitali e le trame ancora inedite svelate senza alcun indugio hanno fatto della serata un evento, da riproporre e seguire indipendentemente dai propri gusti letterari.
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