L’associazione ambientalista protesta oggi contro l’ipotesi di tunnel tra Bobbio e Artavaggio, salendo in quest’ultima località a,piedi. Noi proponiamo in chiave più semplice un itinerario per famiglie, facile da percorrere prima di raggiungere un altopiano ricco di fascino: parliamo del sentiero che dalla Culmine San Pietro porta ai Piani di Artavaggio, un piccolo paradiso fin’ora sfuggito alla speculazione del turismo montano di massa. Scopriamo quest’oasi a piedi, evitando la possibilità della funivia da Moggio, con il semplice percorso che vi andiamo a proporre.
L’itinerario parte nei pressi della chiesetta della Culmine San Pietro.Imboccare il sentiero contrassegnato dalla scritta DOL (Dorsale Orobica Lecchese) che conduce ai Piani di Artavaggio. Dopo pochi minuti di cammino, si incontra un bivio con segnalazioni, quindi piegare a sinistra seguendo le indicazioni per il sentiero estivo e lo Zucco di Maesimo.
Attraverso una traccia ben marcata, si risalgono alcuni pendii ripidi alternati a brevi tratti di discesa, fino a quando si raggiunge la vasta radura dello Zucco di Maesimo (1680 m).
Con una breve deviazione nel bosco, si guadagna la facile vetta. Tornati sui propri passi, si scende brevemente fino alla Bocchetta di Maesimo (1550 m) dalla quale, dopo aver superato le casere Maesimo, ci si collega alla strada proveniente dalla stanga posta circa 1 km prima della Culmine di San Pietro.
Seguendo la sterrata, su percorso pianeggiante si raggiungono i Piani di Artavaggio. Da qui si ha la possibilità di raggiungere molti punti di appoggio: nei pressi della funivia si segnala il Rifugio Sassi Castelli, mentre, con una mezz’oretta di cammino si raggiungono i Rifugi Nicola e Cazzaniga Merlini, lontani solo pochi metri e ai piedi del Pizzo Sodadura, la famosa piramide dei Piani d’Artavaggio.