Un piccolo "giallo" quello proposto da un foglio sgualcito ed esposto alle intemperie, senza protezione. Lo scritto fa riferimento a un possibile mancato soccorso. E in questi giorni nei quali l’attualità ha tristemente portato all’evidenza ben due casi di denunce per sospette colpe su questo punto in concomitanza di altrettante morti, quella di una bellissima bimba di pochi mesi e l’altra di un anziano ultraottuagenario, le righe ritrovate appaiono assai inquietanti.
Redatte di proprio pugno, mostrano la grafia di una persona di una certa età. Da ciò che scrive probabilmente si tratta di una donna, così spaventata da usare una modalità di consegna inconsueta. Non una e-mail, non una busta recapitata nella buca delle lettere ma il "tiro della lettera", con l’aiuto del peso di un sasso, dentro allo spazio verde dell’edificio sede del giornale.
Più che la sua identità è però importante quello che scrive:
«Dopo la morte del signore infartunato
ho avuto parecchie remore per non
essere riuscita a salvarla: primo fra
tutto per un non intervento del dot=
tore del vicino ambulatorio il
quale si è rifiutato di (x due volte richiesto)
di prestare anche la più piccola
attenzione, perché si è barricato in
ambulatorio dichiarando che
categoricamente che mai ne sarebbe uscito
"Non non esiste forse un (qui il foglio è bucato in corrispondenza del sasso usato la cui posizione è rimasta a contatto con il terreno, ndr)… tato
deontologico del dot … prestare soccorso?"»
Può darsi che questa sia un ‘polpetta avvelenata‘, una bufala, una vendetta senza reale riscontro oppure potrebbe essere una importante rivelazione da far venire alla luce, una denuncia; per salvare una preziosa vita a volte basta un soffio. Il termine usato all’attacco del messaggio è ambiguo: "infartunato", sta per infartuato ma anche per infortunato.
Non possiamo a distanza di tempo sapere a chi si riferisce l’autrice, né al luogo: Ballabio o dove?Chiediamo alla persona di mettersi in contatto con noi, garantiremo la riservatezza.
Crediamo che la signora autrice della lettera anonima non usi l’email – un ottimo sistema per parlare direttamente con la redazione, che protegge sempre le proprie fonti. Altrimenti suggeriamo la cassetta delle lettere.