Questi i fatti. Lo scorso luglio il capogruppo di minoranza ha reso noto all’amministrazione che la cooperativa cuneese operante nel ‘baitone’ di proprietà comunale e affidataria dei pascoli ai Piani di Bobbio non aveva portato con sé vacche da latte. Condizione invece prevista nel capitolato di concessione, fondamentale per la produzione casearia in loco.
L’amministrazione ha così verificato l’assenza dei bovini e previsto per la cooperativa una sanzione di 16.000 euro, oltre a richiedere il rispetto dell’accordo per il resto del periodo estivo, ed al termine della stagione le due parti si sono incontrate in comunità montana, ente prestabilito per arbitrare tale contenziosi.
I mandriani hanno dimostrato di essersi effettivamente mossi presso altri allevatori per portare vacche da latte ai Piani di Bobbio – sebbene solo dopo aver ricevuto la notifica di sanzione – ma senza trovare collaborazione o interesse. La cooperativa si è inoltre detta impossibilitata ad assolvere una multa di 16.000 euro, intimando le vie legali contro il comune e la sospensione del pagamento del canone annuo (10.000 €).
Per giustificare il loro non rispetto del contratto i pastori hanno addotto la mancata manutenzione della caldaia per la lavorazione del latte, la cattiva condizione degli abbeveratoi e alcuni danni al tetto provocati dalle imponenti nevicate dello scorso inverno.
L’amministrazione Ferrari ha così accettato di comminare una sanzione pari al 10% della cifra prevista al momento della segnalazione (10 luglio), dunque 1.600 euro, a fronte della rinuncia da parte della cooperativa all’azione legale e alla garanzia che tale irregolarità non si ripeterà.
“Tale condizione non rientrava nelle motivazioni per rescindere il contratto d’affitto dunque abbiamo scelto la strada della mediazione“, ha spiegato il sindaco Andrea Ferrari. “In questo modo abbiamo evitato l’azione legale, che avrebbe sospeso il pagamento sia del canone annuo che della multa, e comportato alle casse comunali l’aggravio di un’avvocato. Col rischio che alla fine non ci avremmo guadagnato nulla”.
“Le motivazioni della cooperativa erano vere. La caldaia aveva un problema ed è stato sistemato dall’idraulico comunale mentre al tetto ed agli abbeveratoi ha provveduto l’ITB. Nessun costo per il comune” conclude il primo cittadino.
Va però riconosciuto che il contratto per la concessione del ‘baitone’ lascia alla cooperativa, all’inizio della stagione d’alpeggio, il compito di controllare e segnalare eventuali problemi e malfunzionamenti. Cosa che non è stata fatta se non dopo che il comune si è mosso per verificare l’assenza di vacche da latte e dunque prevedendo l’arrivo della sanzione.
Per nulla soddisfatto il capogruppo di minoranza Paolo Bianchi. “Il capitolato prevede la presenza di 75 vacche da latte, altrimenti una penale di 10 € al giorno per ogni vacca mancante. Vacche da latte non se ne sono viste per tutti i 100 giorni di alpeggio perciò l’amministrazione doveva richiedere una sanzione di 75.000 euro, e da quella cifra iniziare a trattare”.
“Seguendo la logica della maggioranza che interrompe il conto dei giorni da sanzionare a inizio luglio, la mia segnalazione si è rivelata controproducente – prosegue Bianchi -. Avrei allora fatto meglio, per il bene delle casse comunali, ad attendere il termine della stagione?”.
“Prima di accettare la minaccia dell’azione legale lanciata dai mandirani infine sarebbe stato utile che l’amministrazione si fosse premunita richiedendo un parere legale, cosa che non è stata fatta”.
C.C.