Innanzitutto, c’è una premessa da fare. L’incontro di venerdì sera, ha sottolineato subito il vicesindaco Luigi Carissimi, nasce a causa di quello che ha definito terrorismo mediatico. Cioè quando una testata giornalistica , per fare scalpore e vendere più copie, utilizzerebbe titoli accattivanti, falsando però i fatti e inducendo molte persone al panico. Ciò è accaduto, a detta di Carissimi, appunto è uscito l’articolo di un quotidiano cartaceo il cui titolo diceva "Tasse più care per i lavori". E il pezzo del resto confermava questa affermazione. Questo perché "una giornalista ha deliberatamente unito due verità, per raccontare però una menzogna. Che sicuramente ha venduto più di quanto avrebbe fatto l’articolo puro e oggettivo". Così disse Carissimi.
Durante l’incontro pubblico di venerdì sera quindi il sindaco di Cremeno Pierluigi Invernizzi ha voluto trattare separatamente, onde evitare ulteriori confusioni, i due argomenti scottanti di questi giorni: la voragine e l’aumento delle tasse. Per la prima questione, si è creata come già detto una situazione kafkiana. Il primo cittadino ha in sostanza ribadito quanto già emerso negli scorsi giorni e anche nel precedente consiglio comunale. I lavori per ripristinare la situazione sono fondamentali per un paese basato sul turismo e sui villeggianti, ma anche per altre questioni importanti, come il passaggio dei mezzi pubblici. Il problema principale in realtà non riguarda i soldi. Infatti sono pronti 200mila euro dalla Regione, con un contributo di 40mila del Comune – anche se in realtà i costi dovrebbero essere divisi tra i quattro paesi dell’Altopiano. Inoltre, come già anticipato, sono pronti altri soldi grazie allo sblocco del Patto Verticale.
Invernizzi è stato chiaro: il problema vero è il tempo. L’obiettivo è di procedere con l’appalto prima dell’inverno, iniziare i lavori in tempi brevi è impossibile. Il progetto comunque prevede la realizzazione di una rotatoria – "Non come quella di Barzio!" spera qualche cittadino. Anche per quanto riguarda gli aumenti delle tasse, l’amministrazione ha voluto chiarire subito: è un’imposizione da Roma. Il consiglio comunale ha dovuto prendere atto solo a settembre che lo Stato tratterrà dalle imposte un milione e 300mila euro. L’unica soluzione per far quadrare i conti purtroppo è stata quello di tassare ulteriormente i cittadini.
Ovviamente, non sono mancate le discussioni, polemiche e mezze litigate tra cittadinanza e giunta, riguardo ai soldi spesi. C’è stato chi ad esempio ha criticato il pullmino dell’asilo, giudicato una spesa inutile perché trasporta pochi bambini. Chi non ha apprezzato la baby dance organizzata questa estate. Chi ha proposto ulteriori tagli in Comune. Molte le lamentele dei possessori di seconde case, gravati più degli altri dagli aumenti sulle imposte. Il sindaco ha risposto a modo suo alle varie domande e polemiche, chiedendo spesso di non cadere in qualunquismi e luoghi comuni.
Non potevano mancare le richieste di chiarimenti sui profughi ospitati agli Artigianelli. "Noi non paghiamo niente, paga lo Stato" ha chiarito la giunta.
La serata è stata più che altro un momento di confronto tra cittadini, e soprattutto tra questi e gli amministratori locali. Come ribadito a fine incontro, "sarebbe bello vedere la popolazione anche ai consigli comunali. Non si può intervenire, è vero, ma a fine consiglio siamo sempre disponibili al confronto".
Nota editoriale
Non ci piace in assoluto l’espressione "terrorismo mediatico". E’ sbagliata concettualmente ed è pure i cattivo gusto (specie pensando a quei giornalisti che di terrorismo purtroppo vero sono morti). Senza difendere colleghi che se sbagliano è giusto vengano criticati NEL MERITO, di "terrorismo" preferiamo che gli amministratori non parlino. Quelli di Cremeno hanno un uso fin troppofacile di questa locuzione – vedi caso riferito a Valsassinanews; e visto il loro livore verso i media ci piacerebbe segnalare come, dopo averci definito per l’appunto "terroristi dell’informazione", il numero di nostri lettori in Altopiano è cresciuto e di molto.
Cari "gestori" (pro tempore) della cosa pubblica: noi informiamo, voi fate il vostro "mestiere" – oltretutto pagato con i soldi dei cittadini. Di chi terrorizza, che si occupino Digos e tribunali.
Grazie.
VN