Edizione con numeri non certo da record questa di Profumi e sapori d’autunno. Il maltempo della vigilia e i nuvoloni della domenica mattina hanno disincentivato la partecipazione al tradizionale appuntamento eno-gastonomico affidato ai commericanti di Moggio. Parcheggi mai saturi e poca attesa alle casse, condizioni ottimali per il pubblico ma segnali d’allerta per l’organizzazione.

Fortunatamente però la pioggia ha graziato la manifestazione ed il pubblico accorso ha potuto gustare i prodotti tipici dell’autunno insieme alle numerose varietà di vino delle cantine italiane. Assaggi di formaggi e salumi; polenta con salsicce o cervo, funghi o spezzatino; cazzoeula, pizzoccheri, risotti; porchetta, trippa, polpette. Torte e crostate artigianali con frutta di stagione, caviadini, castagnacci e strudel.

Molto apprezzate le atmosfere ricreate nel borgo e la cura negli allestimenti degli stand, notevole inoltre lo sforzo degli organizzatori nel predisporre aree coperte.

Lascerà però tracce la minor affluenza rispetto agli anni passati. Certamente una buona parte di responsabilità è attribuibile alle condizioni meteo; non andrebbe però tralasciata una riflessione circa la concomitanza con altri eventi di richiamo e forse anche l’ormai perduta originalità della "confezione" Profumi e sapori. 

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