Quando tutto sembrava poter andare a buon fine, con addirittura una bozza di regolamento visionata e a quanto pare non troppo contrastata dalla Bregaglio, qualcosa è andato storto e la trattativa si è bloccata temporaneamente. Secondo quanto spiegato dallo stesso Airoldi in consiglio, il tutto pareva risolto ma il 7 novembre una lettera inviata dalla signora Bregaglio in Comune ha smontato le trattative in atto. Fino a quel momento l’amministrazione aveva interloquito con il geometra Cantoni rappresentante dei Bregaglio ma quest’ultimo, secondo la missiva ricevuta dal sindaco Airoldi, non avrebbe avuto più la delega della famiglia per trattare le pratiche sulla strada.
Nella lettera, veniva richiesto di annullare i punti sette e otto dell’ordine del giorno del consiglio (proposta schema convenzione tra Bregaglio e Comune, e le comunicazioni del sindaco). Airoldi ha risposto alla lettera con un invito a un incontro nella stessa mattinata di martedì, mettendo a disposizione tre ore per parlare, ma a Villa Migliavacca nessun rappresentante della famiglia Bregaglio si è presentato.
A questo punto, la situazione si è arenata anche se l’amministrazione Airoldi afferma che è pronta ad aspettare l’accordo, ma se per questo viene usata la testa senza "fare impazzire la gente" con richieste fuori luogo. Tra quelle avanzate dai Bregaglio per arrivare ad una intesa con il Comune di Introbio c’è il ritiro delle denunce penali verso gli stessi proprietari, la consegna dell’elenco degli utilizzatori della strada, la restituzione dei cancelli in ferro tolti dall’amministrazione precedente, l’asporto del recipiente della spazzatura posato dal Comune e altri punti elencati dal sindaco introbiese.
"Benvenuto nel mondo della strada di Val Biandino" è stato l’ironico commento di Riccardo Acquistapace rappresentante della minoranza; anche Fabio Brini, ex vicesindaco, è intervenuto sulla vicenda evidenziando che nella bozza di regolamento si dava troppo "potere" ai Bregaglio. Perfino il segretario Bongini si è dissociato, consigliando al sindaco di rivedere la bozza di regolamento perché a suo avviso le responsabilità del primo cittadino sulla strada sono enormi.