ARTUSI, PORTA IN FACCIA AD AIROLDI: ”AVANTI CON L’UNIONE DEI COMUNI”



L’aveva fatto una prima volta, partendo in quarta nel tentativo di demolire l’Unione dei Comuni del Centro Valle senza prima consultare gli altri membri della suddetta Unione. Ora, dopo essere rimasto pressoché da solo (e aver cercato vanamente sponde in mezza Valsassina), il borgomastro di Introbio Adriano Airoldi si ritrova di nuovo in solitudine. Partito ancora una volta ‘lancia in resta’, pare non aver controllato se alle spalle avesse o meno l’esercito. Ignorando il galateo istituzionale, si espone in proposte ufficiali di fusione – "saltando" però l’interlocutore principale. In questo caso, Primaluna.

E’ così che, presa carta e penna, il sindaco di quest’ultimo paese spiega due-tre cose al collega di Villa Migliavacca. In sostanza, "rimbalzando" la profferta del baldanzoso Airoldi, reduce da un altro recente rovescio (quello del mancato – seppur già sbandierato – accordo con i Bregaglio per la strada di Biandino).

Ecco la missiva inviata oggi a Valsassinanews (ma a tutti gli effetti rivolta al sindaco introbiese) da Mauro Artusi:

Forse sono di vecchio stampo ma solitamente le pubblicazioni di matrimonio presuppongono il consenso degli sposi… Primaluna, la sposa promessa, valuterà la proposta di Introbio insieme a quella di altri pretendenti o altre soluzioni…..

Battute a parte, l’ufficialità e i toni della proposta del Sindaco di Introbio mi hanno lasciato alquanto perplesso perché un argomento così delicato e importante avrebbe presupposto dei confronti interni tra le parti (Giunte e Consigli Comunali) prima di essere resa pubblica. 

Fatta questa precisazione ovviamente il tema sarà motivo di valutazione tra i Consiglieri Comunali di Primaluna con una importante premessa: Primaluna è parte dell’Unione dei Comuni Centro Valsassina e nell’immediato non ha manifestato intenzioni di uscirne.

Sull’Unione stiamo lavorando assiduamente per cercare di migliorarne l’efficienza e limitarne i costi. Su quest’ultimo punto ritengo opportuno tuttavia fare un po’ di chiarezza: negli ultimi mesi sono circolate sugli organi di stampa cifre da capogiro sugli importi dovuti all’Unione dai Comuni che ne fanno parte. Tali importi è bene chiarire comprendono gran parte delle attività svolte per conto dei Comuni (es. manutenzioni, servizi sociali, sportello unico, vigilanza).

Aggiungo poi che anche per il 2014 L’Unione dei Comuni è stata beneficiaria di circa 260.000 € tra contribuiti dello Stato e della Regione. Di questi tempi non certo noccioline….

Concludo richiamando il fatto che, salvo ulteriori proroghe, il decreto Delrio (per i Comuni montani inferiori ai 3.000 abitanti) impone l’esercizio in forma associata di tutte le funzioni amministrative entro il prossimo 31 dicembre. Il mancato rispetto della predetta normativa comporterà un importante taglio dei trasferimenti ordinari dallo Stato. Un ulteriore taglio che attualmente le casse comunali non si possono permettere.

Al momento non credo pertanto ci siano alternative al mantenimento e rafforzamento dell’Unione dei Comuni. Altre ipotesi, se si dimostreranno più vantaggiose e sempre con il consenso dei cittadini, potranno essere valutate con i tempi e i modi richiesti. E se sono rose, fioriranno…..

Mauro Artusi
Sindaco Comune di Primaluna

 
 

 

 

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