La burocrazia, si sa, è un monolite, e i suoi tempi lunghi vanno rispettati. Ci si aggiunga il patto di stabilità e le norme dell’ultima ora legate al fondo di solidarietà comunale e il risultato è che dopo cinque mesi la ormai celebre voragine di Cremeno è ancora lì, come è stata lasciata dopo i necessari interventi di messa in sicurezza. All’alba del 18 dicembre scorso però – e finalmente – gli enti superiori hanno dato il via libera allo stanziamento delle risorse per la prima fase dei lavori di ripristino, non quelli del manto stradale ma appunto quelli per "l’officiamento idraulico del tombotto Valle del Pozzo", insomma l’impianto di canalizzazione e contenimento del corso d’acqua sotterraneo.
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Scritto da: Redazione Altopiano – 25/09/2014